Ancona-Osimo

L’Ugl Salute lancia l’allarme: «I pronto soccorso marchigiani sono in costante affanno»

Il segretario regionale Benito Rossi: «La prevenzione sul territorio e la diversificazione gestionale dei codici di urgenza assegnati diventano fondamentali per agire rapidamente su strutture al collasso»

«I pronto soccorso marchigiani sono in costante affanno, serve intervenire con nuovi modelli organizzativi». A lanciare l’allarme, in una nota diffusa poco fa, è Benito Rossi, segretario regionale Ugl Salute. Proprio qualche giorno fa, sul nostro giornale (clicca qui) avevamo raccontato di una paziente oncologica di circa 80 anni costretta a fare 14 ore di attesa al triage. «Solo alle 15 del giorno dopo – raccontava un familiare – si è finalmente potuta distendere su un letto d’ospedale».

«Utenti e operatori sanitari – prosegue Rossi – sono in prima linea nella stessa battaglia e non avranno mai pace finché non si andranno a realizzare modelli organizzativi diversi dove gli stessi diventino primi attori. La prevenzione sul territorio e la diversificazione gestionale dei codici di urgenza assegnati diventano fondamentali per agire rapidamente su strutture al collasso».

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Benito Rossi

«Le soluzioni strutturali fin qui messe in campo sono totalmente inefficaci e richiamare in servizio i medici ultra settantenni, sostenendo spese da capogiro per il tramite di cooperative di gettonisti o offrire qualche euro in più al personale strutturato per turni massacranti non può essere che il viatico a un ulteriore peggioramento dell’assistenza. Nel 2024, è impensabile assistere ancora a biblici tempi di attesa oltre che alla carenza di posti letto che vengono sostituiti dalle barelle. A ciò aggiungiamo anche la necessità dell’ampliamento della rete territoriale marchigiana in ritardo di attuazione così come carente è l’organizzazione delle potes infermierizzate e delle auto mediche». 

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«La scarsa attenzione da parte delle Ast è da subito visibile nella mancata consegna delle divise nuove agli operatori del 118 che doveva avvenire prima dell’estate e ancor oggi non è stata effettuata», conclude il sindacalista. Sempre pochi giorni fa, sulla questione, era intervenuto anche Matteo Rignanese, segretario provinciale del Nursind.

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