Ancona-Osimo

Vacanze in agriturismo nelle Marche: agosto a gonfie vele

Le prenotazioni arrivano fino a settembre con strutture piene per oltre il 70% dei posti letto. Gli stranieri provengono soprattutto da Germania, Norvegia e Belgio

Gli stranieri preferiscono la vacanza green in agriturismo. Volano le prenotazioni per i mesi di agosto e settembre negli agriturismi marchigiani che, tra camere, glamping, appartamenti e piazzole per la sosta di camper e tende riescono a offrire ai visitatori la parte più genuina e autentica della nostra regione.
In maggioranza dalla Germania ma anche dalla Norvegia, dal Belgio o dall’Olanda, gli stranieri rappresentano il 25% degli arrivi e quasi il 39% delle presenze del movimento agrituristico marchigiano.

Il turismo italiano proviene invece prevalentemente dal nord (Lombardia, Piemonte e Veneto) anche se non mancano laziali, campani e pugliesi. In generale l’estate ha presentato un giugno sottotono e un luglio in risalita. Le prenotazioni arrivano fino a settembre con strutture piene per oltre il 70% dei posti letto.

Tira la ristorazione mentre l’agriturismo si conferma tra le scelte preferita dai vacanzieri che, secondo Terranostra e Campagna Amica, sono alla ricerca di un turismo più esperienziale, enogastronomico e sostenibile garantito dalle 1.130 aziende agricole regionali che hanno aperto a servizi turistici e attività all’aperto tra pasti completi al tavolo o al sacco, degustazione, spazi verdi, aree gioco e tante attività come equitazione, escursionismo, mountain bike, fattorie didattiche, sport, eccetera.

«L’interesse verso il territorio marchigiano cresce ma, per quel che riguarda l’offerta agrituristica, in tono minore», commenta Giovanni Togni, presidente di Terranostra Marche, l’associazione che riunisce gli agriturismi della regione legati a Coldiretti. «L’attività di promozione della Regione Marche c’è ma il turismo green fa fatica a emergere. Dovremmo unire gli sforzi e mettere in campo azioni più incisive per farci conoscere. Noi siamo cresciuti tanto negli ultimi anni, aumentando le nostre conoscenze sui social media, per perfezionare la cucina contadina e l’ospitalità. Se riusciamo a fare questo ulteriore salto culturale avremo modo di lavorare anche fuori stagione».

Secondo i dati di Terranostra a livello nazionale campagna e parchi naturali si piazzano al secondo posto tra le località gettonate dietro il mare e davanti a montagna e città d’arte e il cibo sarà la voce più importante del budget della vacanza in Italia, assorbendo circa un terzo della spesa complessiva dei turisti.

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