ANCONA – Vertenza Beko Europe, incontro ad Ancona nel Palazzo della Regione Marche tra i sindacati di categoria e il presidente della Regione Francesco Acquaroli.
Dopo gli incontri di Fabriano e Comunanza e in attesa del vertice previsto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy in programma nel pomeriggio del 10 dicembre prossimo, questo nuovo summit è servito per mettere a punto strategie comuni per respingere il Piano industriale presentato dalla newco controllata al 75% dai turchi di Arcelik e al 25% dagli americani di Whirlpool, dove si prevede la chiusura dello stabilimento di Comunanza, nell’Ascolano, entro il 2025 con 320 posti di lavoro a rischio. Per Fabriano, invece, 66 esuberi tra gli operai del sito di Melano e oltre 300 persone tra dirigenti, impiegati e chiusura dell’unità di Ricerca e Sviluppo di viale Campo Sportivo.
La dichiarazione
«Abbiamo fatto il punto con le forze sindacali, in vista del tavolo del 10 al Ministero, per fare muro insieme rispetto al piano industriale inaccettabile proposto da Beko», ha detto Acquaroli al termine dell’incontro.
«Riteniamo essenziali due aspetti: preservare la capacità produttiva dell’azienda, guardando anche in prospettiva e garantire il mantenimento dei livelli occupazionali. Senza queste garanzie, il nostro sistema produttivo regionale rischia di perdere una risorsa strategica, con gravi ripercussioni sul tessuto economico e sociale, specialmente in un’area già fragile e che non ha capacità di riassorbimento occupazionale. Non possiamo ignorare le difficoltà di un contesto complesso e sofferente. La situazione della Beko rappresenta per noi una sfida cruciale: è una battaglia che non possiamo permetterci di perdere, perché in gioco c’è il destino del nostro territorio e di tante famiglie. Quello delle sigle sindacali è stato un atteggiamento molto costruttivo e propositivo».
E ancora: «Tutti noi abbiamo a cuore la tenuta dell’occupazione, la competitività di questi stabilimenti e della manifattura marchigiana che rappresenta un orgoglio e soprattutto rappresenta un valore irrinunciabile per tutte le nostre aree interne e per tutto l’indotto che coinvolge non solo Comunanza, Fabriano, Melano, ma anche le valli e un’area vasta molto più ampia di quanto si possa immaginare. La storia della manifattura industriale legata ad Indesit, a Whirpool e oggi a Beko – ha concluso il presidente – è una storia inscindibile dal futuro della nostra regione».