ANCONA – Con l’approssimarsi della Pasqua arrivano puntuali i rincari sui prodotti di pasticceria. Cioccolato, burro, ma anche farina, i prezzi lievitano. A fare il punto della situazione è Jacopo Corona presidente dei Panificatori Cna Ancona. «Le materie prime stanno registrando rincari importanti sui prezzi – spiega -: il cioccolato – intorno al 10% circa», mentre il burro segna una vera e propria «impennata», tanto da registrare un rincaro «intorno al 15%, rispetto solo a qualche settimana fa».
Si tratta di rincari per così dire fisiologici che avvengono a ridosso dei periodi festivi come il Natale e la Pasqua, quando i prodotti di pasticceria artigianale vanno per la maggiore. Ad incrementare è anche il prezzo della farina, anche se in misura minore rispetto ad altri periodi, infatti, il rincaro è contenuto attorno al 5%.
Sostanzialmente «stabile» il prezzo delle uova e dello zucchero, che pure erano rincarati nei mesi scorsi. In linea generale Corona, founder del microbiscottificio Frolla, evidenzia che rispetto agli anni scorsi il settore pasticceria sta registrando un calo che è stato più accentuato nel mese di gennaio, «probabilmente a causa del minore potere d’acquisto delle famiglie».
Ad essere più in crisi sono soprattutto i punti vendita fisici ovvero i negozi di prossimità, mentre, cresce l’e-commerce che consente di raggiungere anche mercati fuori dai confini regionali. Facendo l’esempio del microbiscottificio Frolla dice «vendiamo in tutta Italia e in particolar modo nel Nord, soprattutto tra Milano, Monza e Brianza, dove l’economia è più florida».
Il calo nel settore pasticceria è evidente osserva: «Se prima della crisi le persone passavano in pasticceria e insieme al caffè prendevano anche una pasta e un dolce da portare a casa, adesso si limitano all’essenziale e magari prendono solo un caffè. Si vede che c’è una minore disponibilità economica fra le persone».
Ma tornando alla Pasqua e al caro dolci, i pasticceri cercano di contenere gli aumenti riducendo la grammatura dei prodotti in modo da ammortizzare i rincari delle materie prime, senza pesare sulle tasche dei consumatori, per cui nel caso dell’uovo di cioccolato artigianale, se a Pasqua 2023 per un 200 grammi si pagavano tra i 15 e i 18 euro (per un prodotto base, quindi al latte o fondente, non lavorato), oggi si sborsa pressoché lo stesso prezzo per 150 grammi di prodotto. I rincari delle colombe si attestano intorno ai 2 euro circa per cui per un prodotto artigianale se un anno fa si pagavo 36 euro, quest’anno si arriva ai 38 euro circa.