ANCONA – «Diamo atto all’assessore Saltamartini e al dirigente Assistenza Farmaceutica, Protesica, Dispositivi Medici Patregnani di aver risolto in due mesi una questione che avrebbe avuto conseguenze gravissime per i soggetti disabili e fragili». A dirlo è Mario Neri, presidente di Confapi Sanità a nome delle aziende Ortoprotesiche regionali dopo l’entrata in vigore dal 01/01/2023 del DGR 1783 del 27/12/22.
«In sintesi – dice Neri – viene accolta la proposta di Confapi Sanità di decretare che i prezzi dei supporti ortoprotesici definiti dalla DGR 1560 del 14/12/2004 non sono più idonei perché inferiori del 30% circa rispetto al prezziario del Ministero della Salute del 1992 al quale si ritorna».
Nell’accordo frutto di un’interlocuzione diretta coi vertici regionali le aziende ortoprotesiche hanno dato la disponibilità a fatturare l’ausilio assistenziale al prezzo stabilito nel 1992 dando modo a queste di sopravvivere. «Ci eravamo rivolti all’assessore Saltamartini lo scorso novembre – ricorda Neri – profilando un inevitabile blocco nella distribuzione dei supporti per i disabili e fragili come protesi, letti a manovella, carrozzine, deambulatori ecc., se la Regione Marche non avesse sanato una questione che costringeva le aziende ortoprotesiche a rivendere a meno del prezzo al quale acquistavano i dispostivi dai fornitori, situazione evidentemente insostenibile». A rimetterci sarebbe stato non solo il comparto ma soprattutto i disabili e fragili che necessitano di questi supporti.
«Il tavolo di confronto con la Regione Marche – assicura Neri – resta aperto e come Confapi Sanità stiamo lavorando a una serie di proposte volte al miglioramento dei servizi Ortoprotesici a vantaggio del mondo della disabilità e al risparmio della collettività».