ANCONA – «Iniziano a concretizzarsi le preoccupazioni che il nostro sindacato Conf.a.e.l. manifesta da tempo: la scelta politica di un segretario, indicato dall’Abruzzo, deve preoccupare i marchigiani ed in modo particolare il porto di Ancona e gli anconetani». Ad esprimere preoccupazione per le sorti dello scalo dorico è Sandro Zaffiri, segretario nazionale Conf.a.e.l., dopo che nei giorni scorsi sarebbe trapelata la notizia di una possibile nomina dell’abruzzese Minervino per l’incarico di segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale.
«Sta emergendo con forza la richiesta per inserire nel Sistema portuale del Mare Adriatico centrale il “porto” di Vasto – lamenta Zaffiri -, una proposta che la vede lunga sulle strategie della Regione Abruzzo. Forse perché la giunta abruzzese vuol sviluppare un progetto a svantaggio delle Marche?».
«La politica marchigiana non vede o fa finta di non capire» si interroga Zaffiri, «soprattutto leggendo articoli sulla stampa di richieste che provengono dal territorio abruzzese, come ad esempio la velocizzazione della Pescara-Civitavecchia con l’inserimento del “porto” di Ortona. In aggiunta a ciò la Conf.a.e.l. ha il timore che si andrà a ridurre l’indotto occupazionale ed economico del porto di Ancona a vantaggio del territorio abruzzese».
Il sindacalista, ex consigliere regionale della Lega, «chiede alle istituzioni regionali e locali di intervenire affinché si possa potenziare la tratta ferroviaria Ancona-Civitavecchia per realizzare l’appendice al corridoio 5 (Barcellona-Balcani) che la comunità europea – conclude – sostiene economicamente puntando alla sua realizzazione».