ANCONA – L’epilogo era chiaro sin da subito, le telecamere hanno incastrato l’autore del raid vandalico messo a segno contro tre parrucchieri di Ancona: i carabinieri lo hanno rintracciato in poche ore. Tre giorni, 72 ore: denunciato un coiffeur anconetano di 54 anni.
Lui, molto conosciuto in città, sarebbe stato incastrato dalle telecamere di uno dei tre saloni di bellezza interessati dalla furia teppista. Le spycam della parrucchieria di Luca Commone e di Andrea Lops – in corso Amendola – lo hanno incastrato.
Si tratterebbe sempre della stessa persona: avrebbe agito anche in piazza del Plebiscito (piazza del Papa), da Morena Iobbi, e al viale della Vittoria, nella barberia di Gabriele De Carolis.
Insulti omofobi sulle vetrine dei negozi e scritte scabrose rivolte ai familiari dei colleghi hanno sin da subito fatto pensare a qualcuno che conoscesse bene le vittime. Alla base di tutto, per gli inquirenti, ci sarebbero «ragioni di concorrenza commerciale». Le indiscrezioni parlano di motivi legati a «ira, vendetta e rancore», forse per dei dissapori maturati nel tempo.
Le tre vittime, martedì (25 gennaio), avevano denunciato i fatti ai Carabinieri di Ancona.
Morena Iobbi, una delle titolari interessate dai vandalismi di domenica scorsa (23 gennaio), aveva parlato di un «gesto vergognoso», mentre Commone e Lops confermavano le scritte omofobe sulla vetrina del loro negozio ˈLuca&Andreaˈ di corso Amendola: «Ci dispiace che la gente abbia potuto vedere questo brutto spettacolo». Le loro telecamere – lo dicevamo – hanno ripreso tutto. L’autore avrebbe agito a volto scoperto.
E pure Gabriele De Carolis è stato costretto a ripulire alcune scritte che avevano interessato anche il muro dello stabile dove ha il negozio, al viale della Vittoria.
Il 54 enne, che potrebbe finire sotto la lente dell’autorità giudiziaria, è stato denunciato a piede libero.