ANCONA – Rimpatriato un ecuadoriano con una sfilza di precedenti: la polizia, ieri (12 dicembre), ha accompagnato alla frontiera un 31enne per un viaggio di sola andata. La questura dorica ha dato esecuzione all’espulsione del ragazzo, ritenuto socialmente pericoloso.
Lo straniero era già stato destinatario di numerose condanne per lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio, danneggiamento e guida in stato di ebbrezza. Si trovava sottoposto al regime della semilibertà al carcere di Barcaglione. Scontata la pena, l’ecuadoriano è stato espulso, con contestuale provvedimento di accompagnamento alla frontiera emesso dal questore dorico, Cesare Capocasa.
La polizia di Ancona, dopo la convalida, l’ha quindi accompagnato all’aeroporto di Fiumicino, con destinazione Quito. Fiorente l’attività di contrasto all’immigrazione clandestina: è stata data esecuzione a ben 126 provvedimenti di espulsione del Prefetto. Sono stati 117 gli ordini a lasciare il territorio nazionale firmati dal questore Capocasa, mentre sono 42 i cittadini stranieri accompagnati presso i Cpr presenti sul territorio nazionale.
Con il cittadino ecuadoriano, sono stati 44 gli stranieri direttamente rimpatriati nei loro paesi di origine perché ritenuti socialmente pericolosi. Anche nel versante dell’accoglienza di cittadini stranieri la Polizia di Stato di Ancona è in prima linea.
Dal gennaio 2023 il porto dorico è teatro di sbarchi di migranti a seguito di operazioni di salvataggio condotte a largo delle coste nordafricane. Solo nel 2024, sono stati 5 gli eventi umanitari, su 12 in totale, portati a compimento dalla ormai collaudata macchina dell’accoglienza, coordinata dalla Prefettura.
Oltre 600 gli uomini, le donne e i bambini che hanno trovato ad Ancona un porto sicuro. Numeri importanti per il capoluogo marchigiano che assumono ancora più significato se sommati agli altri dati dell’accoglienza: più di 1600 gli stranieri che hanno avanzato una richiesta di protezione internazionale e che nell’arco di 30 giorni al massimo hanno ottenuto un attestato che consente loro di soggiornare regolarmente. Quasi 17 mila i permessi di soggiorno prodotti dagli sportelli dell’ufficio immigrazione: una semplice tessera plastificata dietro la quale vi sono speranze di un futuro migliore, possibilità lavorative, sicurezza e stabilità per le famiglie di cittadini stranieri.