Ancona-Osimo

Bando periferie: i sindaci marchigiani lanciano un appello trasversale per lo sblocco dei fondi

Oggi (27 agosto) si è tenuta a Palazzo del Popolo una riunione tra sindaci, parlamentari delle Marche e associazioni di categoria durante la quale è stata ribadita l'importanza di muoversi unitariamente e di portare avanti azioni congiunte. Sabato 1 settembre alle 19, incontro di sensibilizzazione agli Archi aperto a tutta la cittadinanza

Un momento della conferenza stampa
Un momento della conferenza stampa

ANCONA- I sindaci marchigiani lanciano un appello trasversale per il ripristino dei fondi del bando periferie. Oggi (27 agosto) si è tenuto a Palazzo del Popolo un incontro tra sindaci, parlamentari delle Marche e associazioni di categoria durante il quale è stata ribadita l’importanza di muoversi unitariamente e di portare avanti azioni congiunte. «Dobbiamo far arrivare al Parlamento le ragioni di buon senso e le esigenze territoriali per trovare una soluzione al problema che si è creato con il voto in Senato» dichiara il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli. 

Nelle scorse settimane il Senato ha votato l’emendamento che blocca fino al 2020 il finanziamento di circa un miliardo e 600 milioni di euro destinato a 96 città italiane (tra cui Venezia, Roma, Napoli) per riqualificare le periferie degradate. I progetti ammessi nel 2017 interessano fino a 35 milioni di persone, la metà della popolazione italiana. Al Comune di Ancona spettano 16 milioni di euro– 12 dello Stato e 4 da parte della Regione- per dare un nuovo volto all’ingresso nord della città quindi agli Archi e alla Palombella. Appresa la notizia il sindaco Valeria Mancinelli si è subito mobilitata ed ha chiamato a raccolta i sindaci marchiani colpiti dal provvedimento ovvero, Macerata, Fermo, Pesaro e Urbino. I sindaci, appartenenti a differenti colori politici, hanno chiesto un incontro con tutti i parlamentari delle Marche prima che l’emendamento arrivi alla Camera l’11 settembre.

Alla riunione odierna (27 agosto) erano presenti: l’onorevole Francesco Acquaroli (Fratelli d’Italia, componente della Commissione Finanze), l’on. Mario Morgoni del gruppo parlamentare PD, il sindaco di Macerata, Romano Carancini con l’assessore all’Urbanistica Casoni, il Sindaco di Urbino Maurizio Gambini, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Pesaro, Belloni. Il sindaco di Fermo, Calcinaro, pur non presente per sopravvenuti impegni inderogabili, ha inviato una formale adesione all’iniziativa. Altri parlamentari – chi si trova all’estero, chi impegnato in altre situazioni istituzionali- incontreranno il sindaco Mancinelli nelle prossime nei prossimi giorni. Due di picche invece da parte dei Cinque Stelle.

Il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli con il sindaco di Macerata Romano Carancini

«La mobilitazione dei sindaci delle città interessate è necessariamente trasversale e interessa amministrazioni con diverse maggioranze mettendo tutti d’accordo su quello che è lo snodo centrale: non vanificare il lavoro svolto, con grave danno per la comunità marchigiana e nazionale- sottolinea il primo cittadino dorico-. Sono state messe in moto, in virtù dei contratti firmati con il Governo, risorse notevoli necessarie a riqualificare pezzi di città che sono in condizioni di degrado. I Comuni hanno lavorato con impegno, in ottemperanza con le scadenze poste dal Governo, parliamo di circa 300 progetti già cantierabili, della possibilità di partire a breve con interventi che metteranno in moto lavoro, imprese, occupazione. È perciò importante spiegare, come abbiamo fatto nuovamente oggi, e continueremo a fare con i nostri parlamentari e con le associazioni di categoria, quelle che sono le ragioni fondanti, per ottenere il massimo sostegno affinché il Governo ripristini la fisiologia del finanziamento».

«L’eventuale blocco dei fondi sarebbe un impoverimento complessivo. Abbiamo bisogno di riqualificare e di ritrovare ricchezza nei nostri quartieri più complessi- afferma il sindaco di Macerata Romano Carancini-. Chiediamo che la vicenda non diventi una guerra politica di appartenenza altrimenti ne uscirebbero sconfitti i cittadini. Questo tavolo deve restare aperto, il 4 settembre si riunirà la Commissione Bilancio e Affari Costituzionali della Camera dei Deputati».

Favorevole ad una “azione unanime” l’on. Francesco Acquaroli che ha garantito l’impegno in Commissione «Per non vanificare il lavoro di due anni condotto dai 96 Comuni che, dopo il danno, ora subisco la beffa».

«Conosciamo tutti lo stato di degrado dell’ingresso nord della città. Questo finanziamento è necessario, si tratta di recuperare un pezzo di città e aree che sono in degrado» commenta il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli.

Nelle Marche i finanziamenti in stand by sono di circa 70 milioni di euro. Ad eccezione di Ascoli Piceno che vede i suoi progetti confermati (18 milioni di euro), ad Ancona è a rischio la riqualificazione dell’ingresso nord (12 milioni), a Fermo la riqualificazione del Lido Tre Archi (9 milioni), a Macerata l’ex centro fieristico di Villa Potenza (12,4), a Urbino la frazione di Ponte Armellina (6 milioni) e a Pesaro la zona degradata dietro la stazione (11,5).

Tra le azioni messe in campo, sabato 1 settembre alle 19 si terrà un incontro di sensibilizzazione aperto a tutta la cittadinanza nel quartiere Archi: “I patti non hanno colore: si rispettano”. In Piazza del Crocifisso verranno proiettati su un maxischermo le immagini degli interventi oggi a rischio, il contratto, i numeri salienti degli altri progetti italiani coinvolti. Parleranno il sindaco, i rappresentanti delle associazioni di categoria (tutte consapevoli anche dell’opportunità, in termini di lavoro e sviluppo imprenditoriale, che 16 milioni di lavori in fase di appalto potrebbero generare), i cittadini degli Archi, i pescatori, commercianti, i rappresentanti delle case di via Marchetti e via Pergolesi che si sono costituiti due anni fa in supercondominio e hanno garantito un co-finanziamento all’operazione di loro interesse. A contorno, sotto i portici, sarà possibile firmare la petizione (disponibile anche on line), prendere aperitivi e ascoltare musica itinerante.