ANCONA- Passi in avanti per la riapertura del Bar del Duomo, situato sotto la Cattedrale di San Ciriaco e con vista mozzafiato sul golfo di Ancona. La Giunta Mancinelli, recependo le indicazioni della Provincia, nei giorni scorsi ha modificato la variante al Ppe Guasco-San Pietro necessaria per la riapertura del bar: è previsto un incremento dei volumi e l’ampliamento dei servizi igienici a lato dello scalone Nappi. La variante urbanistica, già approvata dal Consiglio comunale lo scorso maggio, tornerà in Consiglio nelle prossime settimane per essere nuovamente votata. Il cantiere, fermo dal 2016 a seguito del ritrovamento dei resti della chiesa di Santa Maria del Carmine e del monastero, potrebbe presto ripartire. Il Bar del Duomo è chiuso da circa 5 anni e nel 2016, durante di ristrutturazione dei locali- mediante opere di demolizione e ricostruzione “fedele” (stessa volumetria e stessa sagoma) -, sono emersi i reperti archeologici. La Soprintendenza ha quindi sospeso i lavori. Gli scavi hanno portato alla luce tre differenti pavimentazioni originali in cotto poste a quote differenti, e frammenti di setti murari originali. La Soprintendenza ha quindi stabilito che gli scavi archeologici vengano conservati e messi in mostra attraverso la realizzazione di sale espositive.
Però, poiché i reperti si collocano dove erano previsti i locali di servizio del pubblico esercizio, per proseguire i lavori era necessario «individuare ulteriori spazi all’esterno dell’area di sedime e della sagoma preesistenti. Previsioni non attuabili con la disciplina urbanistica vigente, poiché non riconducibili all’intervento di ristrutturazione edilizia, bensì a quello di nuova costruzione con incremento delle potenzialità edificatorie del lotto» si legge nella relazione tecnica. Per questo si è resa necessaria la variante urbanistica che permette un aumento dei volumi, l’accesso alle sale espositive e l’ampliamento dei servizi igienici a lato dello scalone Nappi. Il nuovo Bar del Duomo, che sarà gestito dai concessionari Antonio Ambrosi e Dalmazio Rossi (titolari del ristorante Giardino), sarà di circa 650 mq: 405 mq per il piano a livello della terrazza compreso il portico, 245 mq per il piano interrato.
STORIA- Il Bar del Duomo sorge nell’antica città greco-romana e medievale. Fonti storiche testimoniano la presenza della Chiesa di Santa Maria in cunctis già nel tredicesimo secolo. Il Comune di Ancona cede l’area, intorno al 1490, ai frati carmelitani stanziatisi in città perché la ricostruissero insieme al convento, poi del Carmine. Nel tempo il complesso fu rimaneggiato più volte, dapprima ristrutturato, poi parzialmente ricostruito. Venne utilizzato prima come prigione, poi come ospedale e dopo l’Unità di Italia come caserma militare, finché fu distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Nel 1959 il Comune, individuata la necessità di dotare la zona di un esercizio pubblico per i numerosi visitatori della Cattedrale e turisti, concede in uso l’area per la costruzione di un chiosco-bar, “La Taverna di San Ciriaco”.