FALCONARA – Torna in primo piano la battaglia contro le barriere fonoassorbenti di Rfi. Il sindaco di Falconara, Stefania Signorini e quello di Mondolfo Nicola Barbieri, ieri 13 gennaio, hanno approfittato di un impegno istituzionale in Regione per incontrare il presidente della Giunta regionale Francesco Acquaroli, cui hanno chiesto sostegno per contrastare il progetto che Rfi intende realizzare lungo la linea ferroviaria adriatica. Una battaglia che coinvolgerà anche i comitati di cittadini sorti nelle città marchigiane coinvolte dal progetto: per il 28 gennaio è infatti previsto un incontro in Regione al quale saranno invitati i rappresentanti degli stessi comitati ‘No al muro, sì al mare’. Lo scopo è quello di mobilitare insieme istituzioni e cittadini in questa battaglia, che ha visto subito una grande partecipazione di enti locali e popolazione dei territori che verrebbero interessati dalle barriere. Lo stesso presidente Acquaroli, in qualità di deputato, aveva partecipato al Consiglio comunale aperto che il Comune di Falconara aveva organizzato il 15 febbraio 2019 proprio per creare una sinergia tra istituzioni e comitati e successivamente aveva presentato un’interrogazione parlamentare proprio sulla questione delle barriere. I sindaci Signorini e Barbieri, durante l’incontro con il presidente della Giunta regionale, hanno affrontato anche il tema dell’arretramento della ferrovia lungo la costa adriatica, progetto sostenuto da entrambi.
La battaglia della Giunta Signorini contro le barriere fonoassorbenti di Rfi era partita formalmente il 29 novembre 2018, quando l’esecutivo cittadino aveva approvato una delibera elencando i motivi di contrarietà all’opera, tra i quali il deturpamento del paesaggio, l’aggravamento dell’inquinamento dell’aria, il deprezzamento economico degli immobili che sorgono lungo la Flaminia, le limitazioni pratiche durante il periodo di realizzazione dell’opera, che a Falconara comporterebbe lavori per 63 mesi, 3.525 metri quadri occupati, l’eliminazione di circa 200 parcheggi in via Flaminia durante i cantieri. Per ridurre il rumore provocato dal passaggio dei treni il Comune di Falconara ha proposto in alternativa alle barriere soluzioni meno impattanti, come il rinnovo delle rotaie e del materiale rotabile, dato che quelli più moderni riducono drasticamente la rumorosità.
È seguita a fine dicembre 2018, con l’appoggio dello stesso Comune, la costituzione del Comitato ‘No al muro, sì al mare’ di Falconara che raggruppa i cittadini contrari all’opera. Nei mesi successivi comitati analoghi si sono costituiti in altre città costiere delle Marche e del Molise. Ora quelli marchigiani rientrano in un unico coordinamento. Nella battaglia contro le barriere si sono presto uniti il Comune di Ancona e quello di Mondolfo e l’adesione si è poi estesa a numerosi Comuni costieri marchigiani.
Tra le tappe fondamentali, quella già citata del 15 febbraio 2019, quando il Comune di Falconara ha convocato un Consiglio comunale aperto contro l’opera di Rfi, cui hanno partecipato, oltre ai rappresentanti del comitato falconarese, i sindaci di gran parte dei Comuni costieri delle Marche, i rappresentanti dell’Anci, della Regione Marche e alcuni parlamentari marchigiani (come già visto, anche lo stesso Acquaroli) che si sono impegnati a portare avanti la battaglia contro le barriere anche a livello nazionale. Un altro momento di mobilitazione è stato quello del 23 giugno 2019, quando il Comune di Falconara e il coordinamento dei comitati ‘No al muro’ hanno organizzato una catena umana di quattro chilometri lungo la spiaggia tra Falconara e Ancona. Hanno partecipato amministratori comunali e cittadini dei comitati di Ancona, Cupramarittima, Mondolfo, Porto Potenza Picena e Porto Sant’Elpidio.
Solo a Falconara il comitato ‘No al muro, sì al mare’ ha raccolto 10mila firme contro l’opera progettata da Rfi.