ANCONA- Al momento, al netto di sorprese, Francesco Battistini non siederà su nessuna panchina di Futsal per la prossima stagione. Il tecnico anconetano, classe 1972, in passato campione d’Italia con la Rappresentativa Marche Femminile ed ex allenatore del Città di Falconara (Serie A Elitè), ha chiuso nei giorni scorsi la sua esperienza con il Club falconarese. Un addio che ha lasciato sorpresi un po’ tutti vista la levatura del tecnico in questione e la “velocità” con cui è arrivata la notizia.
Battistini, dopo tanti anni bisogna rassegnarci a non vederla in panchina per la prossima stagione?
«Al momento la realtà dice questo. La decisione di Falconara è arrivata un po’ tardi, le squadre sono in via di completamento. Ci sta dover aspettare e guardare tutto da fuori senza particolare ansia perché non ti nascondo che un po’ di riposo non mi dispiace. Gli ultimi anni sono stati intensi e cercherò di seguire quante più partite possibile, informandomi e documentandomi. Se arriverà una chiamata accattivante la accetterò, e sono certo che a breve ci sarà un’occasione per tornare in pista».
Che è successo al Città di Falconara? Che tipo di congedo è stato il suo?
«Una normalissima scelta tecnica della società come ce ne sono ogni anno. La cosa singolare è stata nelle tempistiche e nelle modalità a mio modo di vedere errati e tardivi. A parte questo siamo nella normalità delle cose. La sensazionalità è data dal mio modo di vivere le realtà dove alleno, io mi rendo disponibile sotto tutte le forme possibili, sono molto presenzialista e cerco di rendermi utile dove la società ha bisogno. Questo mio esserci sempre, venendo incontro alla società anche nelle tempistiche economiche ed essere sempre in prima linea rende tutto più clamoroso. A parte l’amarezza iniziale per aver sbagliato qualche valutazione interpersonale e aver preso atto che nello sport non c’è memoria, siamo nella normalità delle cose. Guardo al futuro e ho voglia di riprendere al più presto, con un po’ di cinismo in più che non guasta».
Dopo tutti questi anni cosa si porta dietro dall’esperienza falconarese?
«E’ stata un’esperienza incredibile nel senso positivo del termine. Tra mille difficoltà abbiamo raggiunto risultati molto importanti. Siamo diventati la prima realtà marchigiana consolidando questa leadership. Ci siamo presi la Serie A Elitè alla prima occasione utile e credo di aver messo anche del mio in tutto questo. La forza di questa squadra è stata quella di saper rispondere alle difficoltà unendosi, compattandosi e rispondendo colpo su colpo».
Come vede il Futsal marchigiano in questo anno di cambiamenti?
«I numeri dicono che un cambiamento è necessario. Si deve correre ai ripari in tutte le maniere possibili per riparare a questa perdita, facendo anche scelte doverose. Marco Capretti rappresenta la volontà di cambiare, per far ripartire forte il nostro movimento. È chiaro che dovremo smettere di guardare il particolare, andranno fatti dei sacrifici ma sono cambiamenti necessari. In ultimo ribadisco, bisogna puntare forte sui settori giovanili. I giovani sono il nostro futuro».
Marco Bramucci, presidente del Città di Falconara, in una scorsa intervista parlava di saccheggio delle giovani calciatrici da parte delle società limitrofe. Che pensiero ha a riguardo?
«Il problema è di malcostume. Manca la cultura sportiva e il rispetto che si abbinano all’etica. Dobbiamo assolutamente metter fine a questo modo di comportarsi perché altrimenti non si cresce. Le società che puntano sui settori giovanili non possono accettare questi comportamenti, e dobbiamo tutti migliorare nella nostra cultura sportiva per far sì che questo non accada più. Nello stesso tempo chi punta forte sui giovani deve far sì che questi ragazzi e ragazze siano seguiti nella giusta maniera e seguite nella giusta maniera così che il canto di queste sirene non venga ascoltato».
Quale sarà la nuova vita sportiva di Francesco Battistini?
«La volontà è quella di riprendere presto. Aspetto un’occasione che mi affascini e mi conquisti perché ho voglia di stare in campo. Ascoltavo un’intervista a Carlo Mazzone di giorni fa’ e credo che quando c’è passione e voglia di trasmettere qualcosa sia la cosa più normale al mondo voler stare in pantaloncini sul campo».
Si sente di voler ringraziare qualcuno?
«In queste settimane ho avuto tanti attestati di stima. Giocatori, tecnici, tesserati del Città di Falconara. Questo fa enormemente piacere perché vuol dire che qualcosa di buono ho lasciato. Sono manifestazioni che fanno piacere e il mio ringraziamento va a loro. Saluto i tifosi del CdF che con me sono sempre stati affettuosissimi e calorosissimi. Saluto anche la dirigenza con cui i rapporti rimarranno sempre cordialissimi, anche perché questo è il mio modo di vedere lo sport».