ANCONA – Oltre ai dolci e alle caramelle, la calza della Befana riservata ai più piccoli contiene anche giocattoli. Succede un po’ da sempre, la mattina dell’Epifania o del 6 gennaio se preferite, ogni bambino a piedi del letto trova qualcosa e nella maggior di parte dei casi non si tratta solo di dolciumi. Anche la Befana degli anconetani, in tempi di Covid e di zona rossa, volerà di consueto e porterà con sé tante proposte tra cui, come detto, l’intero repertorio dei giocattoli. Di ogni tipo. Adatti ad ogni età. Lo confermano gli stessi negozianti di giochi, molto gettonati in questo periodo.
«Confermo che i più piccoli stanno aspettando la calza della Befana – confida Raffaella Marchiori di “Città del Sole” Ancona. – Abbiamo ricevuto prenotazioni, richieste su disponibilità di vari giochi. Siamo un po’ più ristretti rispetto al passato ma il pensierino viene sempre fatto. Per noi sono state delle buone festività, ci ha colpito molto l’affetto dei clienti che, pur avendo disponibilità diverse, hanno comunque scelto un giocattolo da regalare».
Il creativo è forse la tipologia di gioco più richiesta, complice anche la situazione generale che obbliga a rimanere a casa per parecchie ore. Lo conferma Emanuele Brilli, commesso di “Dadi e Mattoncini” del titolare Andrea Valla: «Le costruzioni Lego vanno sempre ma da noi, visto che nasciamo principalmente come esperti, è molto desiderato il gioco da tavolo. Da parte nostra cerchiamo di consigliare nel miglior modo possibile per facilitare la scelta. Questo può essere considerato l’anno del gioco creativo perchè rimanendo a casa c’è più tempo per giocare. L’augurio è che possa essere una bella Epifania da trascorrere con le persone care e magari giocare».
I giocattoli attraverso il tempo. È quello che racconta Aldo Galassi, titolare di “Zibaldone” storico negozio anconetano esistente dagli anni ’70: «I gusti sono cambiati. Questi tempi di difficoltà hanno fatto riscoprire l’aspetto tradizionale dei giocattoli. Ad esempio i giochi di società che si possono fare a casa con genitori, fratelli o sorelle. Prima lo si poteva fare anche con gli amici e speriamo si possa riprendere presto. Il messaggio che possono lanciare i giochi è uno solo, quello di riscoprire il calore della famiglia».