Ancona-Osimo

Il G7 Salute e «il paradosso di una città poco ciclabile». L’appello della Fiab: «Ancona dia l’esempio»

Fiab Ancona Conero: «La decisione di smantellare l'attuale pista ciclabile rappresenta una scelta che appare in netta dissonanza con la promozione della salute e della mobilità»

La ciclabile ad Ancona

ANCONA – «La ciclabile di via Marconi sia un esempio davanti ai big del G7». L’appello proviene dalla Fiab Ancona Conero, la Federazione italiana ambiente e bicicletta. Dall’organizzazione, si «conferma la preoccupazione e la disapprovazione riguardo il recente rifacimento della viabilità di via Marconi in vista del G7 della Salute che si terrà a settembre».

«La decisione di smantellare l’attuale pista ciclabile per favorire un miglioramento della viabilità stradale rappresenta una scelta che appare in netta dissonanza con gli obiettivi dichiarati di promuovere la salute e la mobilità sostenibile che lo stesso G7 della Salute persegue».

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Insomma, secondo loro è quasi un paradosso smantellare una ciclabile nello stesso periodo in cui si accolgono i big del mondo. «L’attuale pista ciclabile di via Marconi, sebbene imperfetta nella sua configurazione attuale, rappresenta un importante passo avanti verso una mobilità più ecologica e salutare per Ancona – continuano i ciclisti – Siamo consapevoli che la posizione attuale della pista non sia ideale e che necessiti di una revisione. Tuttavia, il progetto già realizzato prevede la realizzazione della ciclabile sul lato opposto di via Marconi, una soluzione che non solo proteggerebbe le strutture dei palazzi e i suoi residenti, i quali ogni minuto si sentono vibrare il pavimento al transito dei bus, ma garantirebbe anche una maggiore sicurezza e accessibilità per i ciclisti anconetani e i tantissimi cicloturisti che dalla stazione ferroviaria vogliono arrivare a godere della bellezza del nostro centro storico, portando anche ricchezza nelle casse dei commercianti».

Secondo la Federazione, «la ciclabile realizzata sul lato opposto a quello attuale avrebbe un impatto estremamente positivo sulla salute pubblica. Una pista ciclabile sicura e ben progettata incoraggerebbe infatti molte più persone a scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto per raggiungere il centro città, riducendo così il traffico automobilistico, le emissioni di CO2 e migliorando la qualità dell’aria. I benefici per la salute della popolazione sarebbero evidenti e significativi».

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«Negli ultimi giorni, moltissimi cittadini e associazioni ambientaliste ci hanno contattato – rimarcano dalla Fiab – E ci hanno espresso il loro sconcerto chiedendo di intraprendere azioni concrete per opporci a queste modifiche. Purtroppo, nonostante i nostri continui sforzi e le ripetute richieste presentate in diverse sedi per la realizzazione di una vera ciclabile in via Marconi, ci troviamo di fronte a scelte politiche che superano il nostro potere di intervento».

Dunque, l’appello al Comune: «Invitiamo l’amministrazione comunale e le autorità competenti a riconsiderare attentamente il progetto di rifacimento della viabilità, ponendo al centro la salute e la sicurezza dei cittadini. Crediamo fermamente che Ancona, città ospitante del G7 Salute, debba dare il buon esempio promuovendo soluzioni di mobilità sostenibile e dimostrando un impegno concreto verso il miglioramento della qualità della vita urbana».

«Chiediamo a tutti i cittadini, alle associazioni e ai gruppi interessati di unirsi a noi nella nostra richiesta di una viabilità che favorisca una mobilità più sicura e salutare per tutti. Solo insieme possiamo fare la differenza e costruire una città più sostenibile e vivibile».