ANCONA- Il Comune di Ancona si prepara ad approvare il bilancio consolidato. Si tratta di un documento consuntivo d’esercizio che serve a rappresentare la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di un gruppo di imprese elaborato dalla società capogruppo. Il bilancio consolidato di una pubblica amministrazione è obbligatorio dal 2015 e deve essere predisposto per far comprendere ai cittadini la complessa attività svolta dal comune attraverso gli enti e le associazioni controllate e partecipate. La consigliera Maria Ausilia Gambacorta esprime il suo parere a riguardo.
«Cosa posso dire guardando i numeri consolidati? Risultato di esercizio consolidato + 7.810.461 euro. Risultato patrimoniale + 597.875.437 euro. Che ci dicono questi numeri nel dettaglio? – domanda la consigliera Gambacorta-. Ci dicono quanto entra nelle casse comunali dai tributi: oltre 74,6 milioni di euro. Come dire 746 euro che pesano sulla testa di ogni anconitano, infanti compresi. Sopra mettiamoci quanto entra dai proventi derivanti dalla prestazione dei servizi, altri 62 milioni di euro ovvero altri 620 euro procapite. Siccome la matematica non è una opinione, ogni singolo abitante fra tasse e servizi paga, sempre infanti compresi, alla giunta Mancinelli poco meno di 1400 euro l’anno. Una famiglia di quattro persone versa nelle casse comunali oltre 5 mila e 600 euro. In Italia pochissimi altri Comuni sono così esosi come il nostro».
L’analisi della Gambacorta prosegue. «I numeri ci dicono anche che a fronte di poco più di 5 milioni di euro derivanti dalla gestione dei beni c’è un patrimonio mal tenuto e mal gestito. Questo patrimonio è così mal gestito che non si riesce neppure a vendere nulla. Tanto che alla voce ricavi dalla vendita di beni c’è uno zero euro che deve far riflettere. E per fortuna …. l’unica cosa che avrebbero voluto vendere è l’immobile di Portonovo dei Mutilatini, ma la cittadinanza attiva si è fortemente ribellata. Quindi zero vendite. Ma la giunta Mancinelli, quella che non riesce a vendere nulla, in questa fase pre elettorale sembra invece prodiga nel “regalare” al proprio potenziale elettorato. Lo fa con gli atti che puntualmente noi Cinque Stelle abbiamo denunciato in consiglio comunale. Ma lo fa anche asfaltando di tutto, di più- puntualizza la consigliera pentastellata-.
Per carità lo stato delle strade cittadine era disastroso ma la voglia di asfaltare è stata così forte che… Che le vie principali saranno probabilmente pronte per il voto di primavera mentre quelle della periferia dovranno aspettare ancora per chissà quanto tempo ancora. La giunta ha infatti speso e straspeso tutti i soldi arrivati dalla causa Longarini senza intervenire per abbassare ancor di più il debito strutturale che pesa sull’intera comunità per interessi passivi pari 4.809.259 euro nel solo 2016. Purtroppo questa giunta, ha anche asfaltato i sogni e i bisogni di questa città. Questa giunta ha asfaltato la progettualità dei giovani, anzi dei giovani non si è curata minimamente. Così come ha asfaltato e quindi non si è adeguatamente interessata delle giovani famiglie, delle famiglie in difficoltà, degli anziani al minimo di pensione. Basti pensare alla triste vicenda dei ”nonni vigili “ che sono stati sostituiti dai vigili e dai berretti gialli di M&P perché si sono accorti di non poter più usare i voucher….. ahimè! Questa giunta ha solo pensato di spremere fiscalmente i suoi cittadini e di svuotare la città delle sue naturali prerogative di capoluogo regionale. Ma io spero ancora in una Ancona viva e vegeta che sappia esercitare il suo ruolo propulsivo di vero capoluogo regionale».