ANCONA – Centotredici milioni di euro per il triennio 2019-2021. È quanto prevede la manovra di bilancio varata dalla Regione poco prima di Natale e presentata oggi (15 gennaio) a Palazzo Raffaello. Un piano di investimenti che, come ha spiegato il governatore Luca Ceriscioli, «va verso la vita sostenibile, la riqualificazione delle strade, gli investimenti in infrastrutture, e verso ciò che riguarda il diritto allo studio e la casa. Un pacchetto importante che difende il territorio».
Che prosegue. «Investimenti che ci possiamo permettere grazie alla virtuosità dei nostri bilanci che ci hanno aperto questa finestra. Continuiamo a farlo non chiedendo particolari risorse ai marchigiani, siamo tra le regioni che hanno la tassazione più bassa». Ceriscioli ha poi ricordato l’eliminazione dell’accise sulla benzina, «una tassa che portava 4 milioni di euro all’anno nelle casse della Regione e che invece, in questo modo, rimarranno nelle tasche dei marchigiani».
I 113 milioni di euro sono così ripartiti nel triennio: 45 milioni di euro nel 2019, 31 milioni di euro nel 2020 e 35 milioni di euro nel 2021. Punti forti della manovra, oltre all’azzeramento dell’accise sulla benzina, l’eliminazione dell’Irap per le imprese di nuova costituzione, non solo start-up ma anche grandi imprese che intendono investire nelle Marche, e l’azzeramento della maggiorazione Irpef per i redditi fino a 15 mila euro.
SOCIALE
Al sociale vanno 18 milioni di euro: 6 milioni e 200 mila euro per la vita indipendente che ha visto quasi un raddoppio, 5 milioni e 100 mila euro per i non autosufficienti, 6 milioni e 800 mila euro per il fondo di solidarietà, 300 mila euro per gli interventi di contrasto alla povertà, 750 mila euro per le misure in materia di disturbi dello spettro autistico e 1 milione e 500 mila euro per ulteriori interventi in ambito sociale.
SANITÀ
Nove miliardi di euro sono destinati al fondo sanitario regionale, e si tradurranno in 70 milioni di euro per il nuovo Ospedale di Fermo, 18 milioni di euro per l’Ospedale di Amandola e 79 milioni e 500 mila euro per nuovo Inrca e Ospedale di Rete, dove Ceriscioli ha auspicato una tempestiva ripresa dei lavori. Agli Ospedali Riuniti di Ancona andranno 57 milioni di euro per la realizzazione del nuovo Salesi, i cui lavori sono stati recentemente aggiudicati.
CASA E UNIVERSITÀ
Alle politiche abitative vanno 10 milioni di euro dei quali 1 milione e 400 mila euro destinati ai contributi per l’acquisto di immobili pubblici (piano ERP).
Per quanto riguarda il diritto allo studio 31 milioni e 600 mila euro saranno destinati alle borse di studio, 33 milioni di euro per la manutenzione straordinaria e le spese di funzionamento degli immobili Erdis e 3 milioni andranno agli alloggi degli studenti universitari.
IMPRESE
Venti milioni di euro dei fondi regionali saranno destinati a dare una boccata di ossigeno alle imprese, attraverso l’innovazione e l’internazionalizzazione: 860 mila euro andranno al commercio estero, 12 milioni e 400 mila euro ad industria e artigianato, 2 milioni e 400 mila euro all’industria 4.0, mentre 4 milioni e 700 mila euro saranno destinati al commercio.
Trentanove miliardi e 900 mila euro andranno alle infrastrutture viarie per la manutenzione straordinaria e la realizzazione delle strade, nell’ambito dei 300 chilometri di strade ancora di proprietà della Regione.
Alla mobilità andranno 552 milioni di euro per ciclovie, bike park, mobilità ciclistica, impianti a fune e miglioramento della mobilità più in generale. La vice presidente Casini ha spiegato che 50 milioni di euro saranno impiegati per realizzare il pettine dalla ciclovia adriatica alle aree interne. Prevista anche una convenzione con le Ferrovie dello Stato per i percorsi misti tra bici e treno.
Centocinque milioni e 200 mila euro per la riqualificazione delle infrastrutture turistiche, bloccate da oltre 20 anni, e per le attività culturali.
Rischio idrogeologico, gestione dei rifiuti, aree protette, difesa della costa e del suolo, potranno beneficiare di 105 milioni di euro, mentre 234 milioni e 25 mila euro andranno alla prevenzione dei rischi nell’ambito di scuole, musei, teatri e biblioteche. Cinque milioni e 400 mila euro per le energie rinnovabili. Concessi 5 milioni di euro per sbloccare la crisi idrica del Piceno attraverso la ricerca di nuove falde acquifere, dato che le precedenti erano state modificate a causa del sisma.