ANCONA- L’ultimo weekend nel centro di Ancona, come nel resto d’Italia, è stato caratterizzato dalla corsa allo shopping e ai regali natalizi. Seppur non si siano viste scene paragonabili a quelle di altri comuni, il cuore pulsante del capoluogo è stato movimentato sia nella giornata di sabato che in quella di domenica raccogliendo un numero importante di persone.
«È stato un weekend molto impegnativo e non possiamo che prendere atto della realtà che ha caratterizzato Ancona e moltissime altre città d’Italia – ha spiegato il comandante della Polizia Municipale anconetana Liliana Rovaldi -. Sicuramente la situazione generale è stata migliore di altri comuni ma abbiamo notato la voglia della gente di ricominciare ad uscire sentendo la necessità di riappropriarsi delle tipiche usanze natalizie. Dal nostro punto di vista avevamo, nella giornata di domenica, due pattuglie appiedate per svolgere il regolare servizio. Non è facile sanzionare come leggo da diverse parti. Una cosa ci tengo a specificarla: avevano tutti la mascherina e noi ci concentriamo particolarmente su quest’aspetto. Come sempre facciamo affidamento sull’educazione e sul buon senso da parte di tutti nel rispetto delle regole del distanziamento».
Il bilancio dei negozianti
Riguardo ai commercianti, sicuramente, l’ultimo weekend è stato positivo in termini d’entrate ma comunque non paragonabile a quello analogo in una situazione standard priva della pandemia: «Dalle aspettative siamo rimasti soddisfatti, inutile negarlo – ha confidato Giacomo Ragnetti di Ragnetti Abbigliamento Uomo Donna di Corso Stamira -. Siamo sempre attenti al rispetto delle regole al nostro interno, dove ci sono mancanze interveniamo. Le persone sono attente e rispettose e di questo siamo molto contenti. A livello di orario non abbiamo variato più di tanto le nostre abitudini, l’orario continuato è una cosa che già avevamo avuto modo di sperimentare».
Più razionale Andrea Masini di Ramas, storico negozio d’abbigliamento in Corso Garibaldi: «Per abitudine non sono mai abituato a lamentarmi ma rispetto al passato un rallentamento c’è ed è evidente. Questo è un anno anomalo, ma ringraziamo di poter continuare a svolgere la nostra attività. I clienti sono educatissimi e attenti alle regole. Noi cerchiamo di andare incontro alle loro esigenze in tutti i modi, anche lavorando il lunedì mattina che tradizionalmente rappresenta un giorno di chiusura. Fino al 24 dicembre sarà così».
L’iniziativa del Caffè Giuliani
Parlando di bar e ristoranti, da sempre al centro delle strette governative, va segnalata l’iniziativa del Caffè Giuliani di Corso Garibaldi, uno degli abituali ritrovi della movida anconetana: «La gente c’era ma non come è stata descritta – ha tenuto a ribadire Michele Angelo Zannini titolare del Giuliani -. Io sono abituato a gestire la situazione in maniera diversa. Ho assunto una sorta di buttafuori, un ingressista, che vigila sul rispetto del distanziamento dentro e nelle immediate vicinanze del locale. Se tutti facessero così, l’ordine si potrebbe garantire molto più facilmente senza rinunciare al nostro svago. Le regole devono essere rispettate, siamo vicini all’emergenza e la vogliamo affrontare con responsabilità. Non sempre chiudere tutto è l’unica soluzione».