ANCONA – Dormire cullato dal mare e fare colazione a bordo delle imbarcazioni dei pescatori attraccate nei porti e porticcioli marchigiani. Non più un sogno, ma una realtà che si concretizzerà grazie al “boat and breakfast”. Le Marche sono tra le prime regioni italiane ad attuare una formula di questo tipo, già molto diffusa in Francia, Olanda e Stati Uniti. La proposta di legge a iniziativa dei consiglieri regionali Fabio Urbinati (Pd), Luca Marconi (Udc), Boris Rapa (Uniti per le Marche-Socialisti) e Francesco Micucci (Pd) ha incassato il via libera all’unanimità nella seduta consiliare di ieri (1 ottobre).
Obiettivo, promuovere l’apertura della pesca alla ricettività turistica coniugandola con la gastronomia. Sostanzialmente la Pdl integra e ridefinisce le attività di pescaturismo, accoglienza dei turisti a bordo per le attività di pesca sportiva, con l‘ittiturismo, offerta a terra di servizi turistici come la ristorazione e il pernottamento nelle strutture di proprietà dell’imprenditore ittico. Ma sarà anche l’occasione per valorizzare un mestiere antico, quello del pescatore, promuovendone la conoscenza. Una nuova offerta turistica destinata a rivoluzionare il settore dell’accoglienza, che condurrà i turisti alla scoperta dell’ambiente marino e costiero, delle aree marine protette e dei centri storici, tramite escursioni e visite guidate. I turisti potranno ascoltare le storie dei pescatori, gustare il pesce appena pescato, vivendo un’esperienza davvero unica.
A bordo verranno svolte anche attività didattiche, ricreative e culturali per promuovere un turismo consapevole e rispettoso degli ecosistemi e delle risorse della pesca, mentre verranno valorizzati gli aspetti socio-culturali delle imprese ittiche. Insomma, una proposta che accoglierà di certo il favore del turismo familiare, punto forte della nostra regione.