ANCONA – Domenica 20 gennaio è la data scelta dall’amministrazione insieme alla Prefettura e agli artificieri dell’esercito italiano per bonificare e successivamente rimuovere l’ordigno bellico rinvenuto in zona Archi/Stazione il 17 ottobre scorso.
La maxi operazione interessa un raggio di 800 metri densamente abitati per un totale di circa 12mila persone che dovranno lasciare le loro abitazioni, attività commerciali/luoghi di lavoro e quant’altro, liberando completamente la “zona rossa”, un’area i cui confini a grandi linee coincidono a est con Porta Pia/Hotel Seaport, a nord con la parte iniziale di via Flaminia all’incrocio con via Berti, a ovest con piazza Ugo Bassi – piazzale Camerino e a sud con gli spazi e le vie alle spalle del complesso degli edifici della Regione. Un’area che racchiude al suo interno una forte componente residenziale caratterizzata dalla presenza di numerose comunità straniere, con 86 vie interessate, così come spazi portuali, industriali, turistici, la stazione ferroviaria e molte tipologie di servizi che nella giornata del 20 gennaio verranno tutti sospesi.
Gli artificieri cominceranno il procedimento di disinnesco dalle ore 9 e termineranno orientativamente attorno alle 19. Nelle ore precedenti all’avvio dell’intervento, entro e non oltre le ore 8, tutta la zona dovrà essere evacuata dalle persone che vi abitano e lavorano, così come dovranno essere rimossi tutti i veicoli dalle strade, spostati i pescherecci (dal Mandracchio al porto antico), delocalizzati i banchi del mercato ittico, cancellati gli arrivi delle navi con il loro carico di tir. Tutta la zona sarà interdetta alla circolazione per tutto l’arco di durata dell’intervento, per garantire la totale sicurezza dei cittadini e degli artificieri impegnati nell’operazione.
Definita l’area da evacuare, che verrà successivamente suddivisa in 4 settori, l’amministrazione sta lavorando alla definizione di:
- punti di raccolta dove fare convergere nelle prime ore del mattino le persone che non dispongono di un mezzo proprio per spostarsi in autonomia (piazza Ugo Bassi, capolinea Flixbus agli Archi e altri da definire);
- mezzi di trasporto pubblici gratuiti per effettuare il trasferimento dei cittadini dalla zona rossa ai centri di accoglienza e successivo riaccompagnamento la sera, al termine delle operazioni (verranno utilizzati una ventina di autobus Conerobus);
- centri di accoglienza atti ad ospitare durante la giornate i cittadini con i necessari servizi connessi (gli impianti sportivi PalaPrometeo Estra, Palascherma, Palaveneto, Palbrasili ed eventuali altri impianti);
- strutture per ospitare persone con disabilità gravi.
È comunque attivo il numero di telefono dedicato alle persone dell’area interessata: il numero verde 800 65 3413 che risponde negli orari 9-13 dal lunedì al venerdì; in aggiunta fino alle 16 il giovedì e anche nella fascia pomeridiana dalle 15 alle 17 il martedì. Sul sito Internet del Comune verrà attivata una sezione dedicata all’operazione di evacuazione e le comunicazioni viaggeranno anche attraverso i canali social del Comune.
Per definire il piano di intervento complessivo e poterne dare attuazione nel modo più efficace possibile, l’amministrazione – che ha già stilato l’elenco delle vie interessate– ha avviato un censimento della popolazione residente, per individuare attraverso i servizi sociali le famiglie che risiedono nella zona rossa e verificare con anticipo possibili situazioni particolari, come la presenza di persone intrasportabili e ammalati gravi per i quali sarà necessario mettere a punto un trasporto particolare verso postazioni sanitarie in grado di accoglierle e assisterle adeguatamente. Da parte sua il Comando di Polizia Municipale che metterà in campo tutte le proprie forze quel giorno- un centinaio di agenti divisi su tre turni – sta mettendo mano al piano della viabilità e alle ordinanze necessarie per interdire l’area e per fare defluire i veicoli su percorsi alternativi, con particolare attenzione ai mezzi di soccorso. Gli accessi alla zona rossa verranno chiusi con sbarramenti fisici e saranno presidiati dagli agenti.
Altre direttive e ordinanze riguarderanno nella giornata del 20 gennaio esercizi commerciali, ristoranti, alberghi e categorie analoghe che dovranno restare chiusi. Così come chiese, moschee e altre sedi di confessioni religiose, cinema, teatri, sedi associazioni, circoli ricreativi e quant’altro. Chiusa e evacuata per tutta la durata dell’operazione sarà anche la stazione ferroviaria, così come verrà interdetta la linea ferroviaria nel tratto di competenza. Per tutti coloro che hanno la possibilità, il suggerimento è di lasciare la propria abitazione il giorno precedente, sabato 19 gennaio, trovando accoglienza presso parenti e amici, così da rendere più agevoli le operazioni del Piano di evacuazione. Non sarà infatti consentito ad alcuno di permanere nell’ambito della zona rossa, che va lasciata entro e non oltre le ore 8.
Vie interessate: Vie pubbliche a 800m