ANCONA – Doccia gelata per la squadra biancorossa. All’esordio stagionale in campionato, i biancorossi escono sconfitti dall’Adriatico di Pescara per la rete di Zappella arrivata al novantesimo. Una battuta d’arresto che brucia e non poco, in considerazione del fatto che i dorici erano riusciti prima a pareggiare con Faggioli, poi a sfiorare il vantaggio con Rolfini.
Il primo tempo, di fatto, è stato quasi regalato agli abruzzesi che hanno ottenuto con valide geometrie il massimo con il minimo sforzo. Le ambizioni delle due compagini sono completamente diverse: L’Ancona-Matelica lotterà per la salvezza, il Pescara sogna il ritorno in B. Di conseguenza, gli organici, sono differenti. Questo aspetto, nell’economia del gioco, ha inciso e non poco. Molta organizzazione per la squadra di Auteri, uomini di Colavitto più impacciati. Come in occasione del gol subito al 36′ del primo tempo da Nzita. Troppo facile per l’esterno offensivo infilare il portiere Vitali, schierato a sorpresa dal tecnico che lo ha preferito ad Avella. In precedenza il palo di Drudi aveva fatto tremare gli oltre 300 supporter anconetani presenti nel settore ospiti. Legno che era stato colpito nella ripresa anche da Sereni, poi il punto del pari con Faggioli. Quando tutto lasciava intendere che il pari sarebbe stato il risultato finale, il gol vittoria di Zappella.
«Abbiamo fatto una buona partita contro una squadra di livello – ha detto Colavitto al termine del match -. Noi dobbiamo crescere, il nostro è un percorso graduale che passa anche da queste battute di arresto. I ragazzi si sono impegnati tanto, sono giovani e si devono convincere sulle capacità che possiedono. Ringrazio i tifosi per l’entusiasmo che hanno mostrato, incitandoci dall’inizio alla fine».
Intanto martedì sera chiude il mercato e l’Ancona-Matelica è prossima ad annunciare il terzino destro Mario Noce (’99), in unscita dal Catania. Non è da escludere che possa arrivare anche un centrocampista centrale per rinforzare la mediana.