Ancona-Osimo

Calcio, caso Ancona: Daniele Silvetti convoca Canil e Nocelli. La Nord: «Sindaco ascoltaci»

Fissato per domattina, 7 giugno, in Comune, l'incontro tra il primo cittadino dorico e i vertici della società che sarà esclusa dalla Serie C

Daniele Silvetti, sindaco di Ancona

ANCONA – Dopo il disastro di martedì e mercoledì scorsi, i giorni più bui dell’Ancona da sette anni a questa parte, come CentroPagina ha già raccontato, la palla passa ora al sindaco Daniele Silvetti. Ancona senza serie C, a causa del passo indietro di Tony Tiong, irreperibile dal suo consiglio d’amministrazione da martedì pomeriggio(2 giugno), e con un dubbio sul proprio futuro grande quanto tutta la prossima estate. Quella in cui il sindaco Silvetti, secondo l’articolo 52 delle Noif, potrà cercare di mettere in piedi una società – la stessa o un’altra – in grado di affrontare il prossimo campionato di serie D. Per questa ragione il primo cittadino ha convocato per domattina a palazzo il presidente onorario e socio di minoranza dell’Ancona, Mauro Canil, e l’amministratore delegato, Roberta Nocelli, per capire, conoscere, chiarire tutti gli aspetti che servono a costruire il percorso dell’Ancona nelle prossime settimane. Senza perdere tempo. «Sono molto deluso da tifoso e da sindaco – ha detto Silvetti –. L’amministrazione ha seguito l’evolversi della vicenda da osservatore interessato e, per quanto di nostra competenza, le abbiamo provate tutte. Ma penso di interpretare la delusione di un’intera città, che non meritava questo trattamento. Ho convocato per venerdì (7 giugno, ndr) sia Mauro Canil che Roberta Nocelli. A questo punto della vicenda sono gli unici componenti della società reperibili. Bisognerà tirare un segno. Chiederò chiarezza. Ma anche rispetto. Quelli che merita Ancona. Inizieremo a capire quali possono essere le strade per traghettare, almeno, la squadra in serie D».

Nel frattempo, però, la tifoseria che s’è riunita ieri sera ha emesso un comunicato chiaro e organizzato una manifestazione per domani pomeriggio, 7 giugno, per le vie del centro. «Purtroppo per l’ennesima volta ci ritroviamo costretti a parlare di argomenti che non dovrebbero competerci, di società, di iscrizioni, di fallimenti, di penalizzazioni, di bonifici fatti o non fatti– scrive su Facebook Curva Nord–. Per l’ennesima volta vediamo lo spettro, se non la certezza, della non iscrizione della nostra beneamata, questa volta poi caduto come un fulmine a ciel sereno. Siamo stanchi, delusi, arrabbiati. Non sappiamo quale sarà il futuro della nostra Ancona ma di due cose siamo certi: la prima che non accetteremo nessun altra squadra al di fuori di questa, questo è stato l’ultimo progetto da noi avallato e se questa Ancona scomparirà per noi si chiuderà il sipario. Se questa Ancona, invece, riuscirà in qualche modo ad andare avanti subentrerà l’altra nostra certezza, non sarà accettato nessuno degli attuali indegni dirigenti, quelli del noi&voi, quelli che ci hanno colpito alle spalle come gli infami. Se qualcuno pensasse di restare, sappia sin da ora che verrà duramente contestato finché non se ne andrà. Speriamo che sin da oggi il sindaco, in veste di primo cittadino della nostra Ancona, si metta in moto per trovare una soluzione e riconosca le nostre parole». L’Ancona si prepara a voltare pagina, dunque, ma il peso del recentissimo passato, il passo indietro del presidente voltagabbana Tony Tiong e tutto quello che ne è conseguito sono un boccone troppo difficile da digerire. E il futuro è quanto mai incerto.

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