ANCONA- Superato l’esordio del Roccheggiani dei mille tifosi al seguito, l’Anconitana si appresta a battezzare lo Stadio del Conero che sarà il suo teatro casalingo anche per questo campionato. Avversario di giornata il Borgo Minonna, che vivrà così il suo pomeriggio da sogno in un campo che nel passato ha visto anche la massima serie. I dorici vogliono proseguire subito sulla strada tracciata dal goal di Colombaretti sabato scorso, allungando la striscia positiva. Per farlo hanno bisogno ancora del calore dei loro tifosi che in settimana hanno anche iniziato a sottoscrivere gli abbonamenti stagionali.
«Siamo in una categoria in cui probabilmente nessuno ha capito i veri connotati – spiega Eros Giardini leader dei CUBA – che ha bisogno di stimoli per poter essere superata. Il pubblico, che in ogni situazione diventa uno dei più importanti artefici, deve dare, se possibile, un contributo ancor maggiore, perché i periodi di scoramento, presumibilmente, arriveranno. Apprezzabilissima la compattezza del pubblico in un unico settore, soprattutto perché dimostra che sia la Curva Nord che i CUBA hanno capito che il fronte comune è l’unica soluzione per superare il difficilissimo momento. Il resto lo deve mettere la Società che, dal mio punto di vista, ha cominciato col piede giusto».
Il colpo d’occhio di Falconara è ancora sotto gli occhi di tutti: «L’effetto è stato sicuramente bello, quasi commovente. Un’autentica muraglia umana che non si vedeva ormai da tanto tempo. Attenzione, però. Si dice dell’anconetano che quando in città apre un nuovo bar, i primi due mesi non c è lo spazio per prendere un caffè, poi, improvvisamente il locale rimane sconsolatamente e misteriosamente vuoto. Ecco, non vorrei che anche in questo caso accadesse la stessa cosa. L’esserci perché la prima conta poco, importante esserci sempre».
Un dato oggettivo è che la nuova proprietà ha restituito entusiasmo e speranza alla piazza anconetana: «Sono d’accordo. Noi dei CUBA abbiamo per il 36° anno pubblicato il pocket tascabile del campionato di prima Categoria, non è ancora pronto, ma siamo già stati assaliti da decine di richieste. È una piccola cartina tornasole del fatto che la gente ha comunque voglia di calcio. Lo ripeto, non si dia tutto per scontato, non si dia tutto per già raggiunto, anche se tutti noi abbiamo la certezza che la forza della società e del pubblico non debbano andare delusi. Calma e gesso, come diceva quello lì».