MARINA DI MONTEMARCIANO – Si dividono le strade del Marina Calcio e di Alessio Ribichini, capitano biancoazzurro che indossava la maglia degli adriatici da ben otto anni consecutivi. Una decisione improvvisa, a giudicare da chi frequenta l’ambiente, che ha lasciato increduli addetti e dirigenti. La società, comunque, ha voluto ringraziare con un bellissimo messaggio il forte centrocampista che, assieme al diesse Marco Santini, ai giocatori Leonardo Droghini, Marco Maiorano, Giacomo Gagliardi e in precedenza Francesco Savelli, componeva lo zoccolo duro della squadra che ha iniziato la cavalcata verso l’Eccellenza.
«Anche quest’anno era partito forte – scrive di ‘Ribo’ il Marina -. Sempre da capitano, aveva saltato tre partite per infortunio ed eravamo tutti frementi aspettando il suo rientro che stava avvenendo per gradi. Tecnicamente era forse il più dotato, centrocampista eccelso. Stilisticamente perfetto, estremamente duttile tanto da aver primeggiato in tanti ruoli, non molto alto ma dotato di visione di gioco sopra la media e doti di palleggio rare».
E sulla leadership naturale: «Sulla serietà ha lasciato tutti sbigottiti – aggiunge -. Nell’arco degli anni primissimo agli allenamenti, mai una defezione, mai un lamento, mai una polemica, era un uomo spogliatoio nominato anche dalle regole dello stesso spogliatoio. Personalità spiccata. Era un capitano. Tant’è che chiusa l’era Savelli ne aveva ereditato la fascia ed era diventato il leader indiscusso del Marina Calcio insieme a Maiorano. Ora ci viene in mente quello che ci disse uno dei tanti Santoni del calcio dilettanti quando il Marina fu promosso in Eccellenza: “Ma Ribichini rimane? Attenti che non è uno che può reggere l’Eccellenza, non ha le caratteristiche sufficienti”. Già, 170 partite quasi consecutive in Eccellenza! Proprio perché non poteva reggerla».
Ribichini era tornato in squadra una ventina di giorni fa, dopo alcuni fastidi muscolari che lo avevano tenuto fuori per tre partite. Era entrato nel secondo tempo della partita contro il Gallo, suggerendo a Gabrielli il gol del momentaneo vantaggio. «Proprio in questo periodo di infortunio gli era stata consegnata una maglia celebrativa e la targa a ricordo delle 200 presenze con la società del presidente Santini: una vita. Non ci rimane – chiude il Marina – che salutarlo con un augurio sincero: in bocca al lupo Ribo, sappiamo che per te il calcio non finirà qui».
Gestita la situazione, la squadra è pronta in vista della delicata trasferta di domani. Il Marina, negli ultimi tempi, ha rimediato appena un punto in quattro partite. E l’avversario che incrocerà è tostissimo: l’Atletico Ascoli da affrontare nel Piceno. Un match difficile, sulla carta. Ma nel quale i ragazzi di Mariani daranno l’anima per ritrovarsi e riprendere quel percorso che fino ad un mese fa era stato lineare, di sole vittorie ed entusiasmante. Calcio d’inizio alle 14.30. Arbitra Testaì di Catania, assistenti Tidei di Fermo e Aureli di San Benedetto del Tronto.