ANCONA – Federico Melchiorri da oggi è ufficialmente un giocatore dell’Ancona. A trentasei anni l’attaccante originario di Treia che ha giocato anche in serie A – ex Siena, Cagliari, Spal e Perugia, tra le altre – arriva in biancorosso con l’obiettivo di continuare a dimostrare le sue doti, non solo in area di rigore, ma anche fuori dal campo, quelle che lo hanno fatto conoscere e apprezzare in giro per l’Italia, come testimoniano i tanti commenti a lui favorevoli da parte della tifoseria del Perugia diffusi via social nelle ultime ore.
Melchiorri, altre volte in passato il suo nome è stato accostato all’Ancona. È stata una trattativa difficile?
«No, quando ho saputo di essere stato messo sul mercato, l’Ancona è stata subito tra le mie prime scelte. Ci sono voluti un po’ di giorni, ma quando mi hanno detto che la strada per Ancona era aperta non ho esitato».
Com’è andata con il Perugia?
«Scelte societarie. Mi è stato comunicato che ero sul mercato di uscita. Comunque sia, in questo girone di andata non ho mai giocato con continuità e stare in una società che non ti vuole trattenere non ha senso».
Con quali stimoli arriva ad Ancona, con quali obiettivi e aspettative?
«Con il massimo dell’entusiasmo. Ho seguito l’Ancona abbastanza da vicino e con interesse, sia questo che lo scorso anno, i risultati confermano è una società che sta facendo ottime cose. Di obiettivi preferisco non parlarne, come non ne ho mai parlato. Gli obiettivi sono una sorta di limite. Ho sempre pensato di giocare partita dopo partita».
I commenti dei suoi ex tifosi sono tutti a suo favore. Come se lo spiega?
«Sono sempre stato convinto che il tifoso, la persona che vive la squadra da vicino, sa apprezzare chi lavora bene, chi ci mette il cuore in quello che fa. Ho sempre giocato per passione dovunque, ho sempre dato il massimo e speso fino all’ultima goccia di sudore. E questo i tifosi lo vedono e lo gradiscono. Mi sono sempre affezionato ai tifosi e il mio affetto è sempre stato ripagato».
Sente il peso della responsabilità, arrivando in una piazza esigente come Ancona?
«C’è una grossa responsabilità, certo, ma i buoni risultati che sta ottenendo la squadra sono frutto di una società forte e sana, con ottimi progetti. Sono felice di essere uno dei primi gradini che sta salendo questa società e sono sicuro e posso assicurare che la strada che sta percorrendo è quella giusta. I risultati arriveranno».
Che ne pensa del suo ex compagno di squadra, Iannoni, che l’Ancona rivorrebbe con sé?
«Edoardo è il mio pupillo, mi piacerebbe assolutamente rivederlo qui ad Ancona, è un giocatore di grandissime potenzialità, sicuramente farà strada».
Lei non gioca soltanto da centravanti, giusto?
«Ho ricoperto tutti e tre i ruoli d’attacco, non ho problemi ad adattarmi ovunque il mister abbia bisogno, sono un giocatore disponibile».
La propensione offensiva del gioco del tecnico Colavitto l’ha aiutata a scegliere l’Ancona?
«Sicuramente è un dato a favore in fatto di vedere una squadra che segna in tutte le partite. La propensione molto offensiva non è solo una caratteristica di quest’anno ma anche di quelli precedenti, ed è di buon auspicio. Non vedo l’ora di vivere quest’annata. C’è un girone di ritorno tutto da giocare, non poniamoci limiti né obiettivi».