ANCONA – Il primo incontro di ieri 11 luglio tra i soci della nuova Ancona e Vincenzo Guerini e Massimo Gadda segna il primo passo della SSC Ancona nel suo futuro. E la pec arrivata dalla Figc, sempre ieri, con cui la Covisod conferma la correttezza della procedura fin qui seguita per l’iscrizione al prossimo campionato di serie D, è la ciliegina sulla torta. Un esito che non era in discussione, peraltro, visto che la Covisod con una nuova società non ha molto da controllare, ma che rappresenta un ulteriore passo ufficiale verso il ritorno al calcio giocato. Nelle ultime cinque settimane al calcio anconetano è successo di tutto.
Riassumendo: il 4 giugno scorso la Us Ancona, non riuscendo a pagare gli stipendi entro il termine stabilito dalla Figc, pur facendo richiesta di iscrizione alla serie C, di fatto ha sancito la propria esclusione dal campionato professionistico, esclusione poi confermata i giorni successivi tra la rabbia, lo sconcerto e la profonda delusione di tutta la tifoseria anconetana. Il 7 giugno scorso il sindaco Daniele Silvetti ha promesso alla città che si sarebbe fatto carico del gravissimo problema del calcio anconetano, che rischiava di ripartire dalla terza categoria, sondando il terreno con la Federcalcio per capire quale strada seguire per salvare, almeno, l’iscrizione alla serie D. Una società non retrocessa sul campo, infatti, ma esclusa dal campionato, come appunto la Us Ancona, non ha titolo sportivo per partecipare ad alcun campionato – a meno di ricorsi legali che poi vanno anche vinti – se non passando attraverso il comma 10 dell’articolo 52 delle Noif, le norme organizzative della Federcalcio. Così ha fatto il sindaco, ammesso a seguire la procedura di questa normativa con comunicazione ufficiale della Federcalcio stessa il 24 giugno. Il 25 giugno scorso il sindaco ha emesso un avviso pubblico per manifestazione d’interesse nei confronti del calcio cittadino, dieci giorni in cui gli imprenditori interessati avrebbero potuto esprimere al Comune l’interesse, appunto, a partecipare alla rinascita del calcio dorico.
Nel frattempo Tony Tiong ha ceduto il 26 giugno scorso l’Us Ancona a Francesco Agnello. Gli incontri di Silvetti con gli avvocati di Tiong, in precedenza, non avevano portato a nulla, dunque il sindaco è andato per la sua strada, individuando, non solo grazie all’avviso pubblico quegli imprenditori interessati a costituire una nuova Ancona. Lo scorso giovedì 4 luglio la corsa contro il tempo è terminata: il sindaco Daniele Silvetti e il nuovo presidente della neonata società SSC Ancona, Gianluca Brilli, hanno versato a Roma alla Figc gli assegni di 400mila euro come contributo a fondo perduto e tutti gli incartamenti necessari per l’iscrizione alla serie D. Iscrizione che nei giorni successivi ha ricevuto l’ok della Figc stessa, che però richiedeva il completamento della documentazione e il pagamento della fideiussione e delle tasse di iscrizione entro l’11 luglio. Il 10 luglio scorso il neopresidente Brilli ha consegnato alla Lega Nazionale Dilettanti a Roma gli assegni per la fideiussione e la tassa d’iscrizione, 31mila e 24mila euro e la documentazione che mancava. Ieri, 11 luglio, la Covisod ha dato il definitivo ok all’ammissione della SSC Ancona al prossimo campionato di serie D in soprannumero, come stabilito dall’articolo 52 delle Noif.
Nel frattempo la SSC Ancona s’è organizzata, e lo sta facendo tuttora, giorno dopo giorno: il presidente è Gianluca Brilli, il vicepresidente Giuliano Santinelli, il segretario Massimo Bugari, il direttivo è composto da Stefano Marconi e Massimiliano Polci, soci, da Andrea Marconi, da Robert Egidi e dal presidente Brilli, ma poi ci sono anche gli imprenditori che sostengono il progetto in qualità di sponsor, e cioè Corrado Cori per Tech Med Marche, Sergio Cori per New Tech e Aniello D’Auria per Marine Work System. Ma, soprattutto, l’Ancona ha ricevuto il gradimento e l’appoggio esterno da parte di due colossi non solo del calcio, che sono Claudio Lotito, presidente della Lazio, e Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone. La prossima settimana Stefano Marconi avrà un incontro con loro a Roma per perfezionare il loro sostegno al progetto e poter fornire risposte definitive a quella che sarà la nuova area tecnica: presidente, o presidente onorario, Vincenzo Guerini, che era alla guida dell’Ancona che nel 1992 conquistò la serie A, allenatore Massimo Gadda, che di quell’Ancona era il capitano. Un ruolo dovrebbe ottenerlo anche il manager di quest’ultimo, Francesco Ancarani. Tutti e tre, infatti, sono stati a lungo a colloquio con i soci dell’Ancona, ieri allo stadio Del Conero, insieme agli assessori comunali Daniele Berardinelli e Angelo Eliantonio. Il Comune, da parte sua, continua a garantire appoggio al progetto che sta accendendo i motori, con l’utilizzo dello stadio Del Conero e degli altri impianti di allenamento che saranno richiesti dallo staff tecnico. Manca ancora la figura del direttore sportivo: sarà un uomo di fiducia di Ancarani e Gadda e non è escluso che venga annunciato la prossima settimana.
Resta all’angolo, a meno di improbabili ricorsi legali contro tutto e tutti, l’Us Ancona di Francesco Agnello. Senza un campionato, senza un presente né un futuro, senza più giocatori che si sono svincolati al 30 giugno scorso, senza campi dove potersi allenare e disputare le partite di un qualsivoglia campionato, almeno ad Ancona, ma con circa due milioni di debiti che la nuova proprietà ha promesso di voler ripianare. Finora, però, nessun giocatore della squadra dello scorso anno ha percepito gli stipendi di marzo, aprile, maggio e giugno. Poi ci sono i fornitori. E la storia non sembra finita qui.