Ancona-Osimo

Calcio, Tiong: «Remare uniti verso la salvezza dell’Ancona, Canil il mio braccio destro»

Il presidente del club ha incontrato la stampa. Tornerà a febbraio per il passaggio di proprietà dell'area destinata al centro sportivo

Tony Tiong con Antonio Postacchini e Roberta Nocelli

ANCONA – E’ un Tony Tiong che parla un po’ a 360 gradi quello che ha incontrato la stampa dopo la partita vinta dall’Ancona a Pineto e prima di ripartire per altre destinazioni. Tornerà ad Ancona nella seconda metà di febbraio per mettere nero su bianco il passaggio di proprietà del terreno su cui sorgerà il centro sportivo e per presentare il progetto alla città. Intanto Tiong ha incontrato Mauro Canil, in privato, e poi tutta la dirigenza biancorossa per mettere la prua con serenità e decisione verso la salvezza. Nell’attesa dei due rinforzi che dovrebbero arrivare in settimana, per i quali si fanno i nomi di Alex Rolfini, attaccante ex Ancona e di proprietà del Vicenza, e Andrea Delcarro, centrocampista ex biancorosso attualmente al Rimini. Il presidente ha cominciato a parlare spiegando nuovamente la sua scelta di arrivare ad Ancona: «Mi piace molto il calcio italiano, sono cresciuto guardando la serie A, il mio sogno è sempre stato quello di diventare un proprietario di club e la prima scelta è stata quella dell’Italia. Pensavo inizialmente a un club di serie B, ma quelli in vendita avevano problemi finanziari. In serie C, invece, le società sono più pulite ed è più facile risolvere problemi e controllare tutto. Finanziariamente l’Ancona era la società migliore, e poi c’era anche l’aspetto della tifoseria».

Ad Ancona e con l’Ancona con questi obiettivi, che si dividono tra quelli a breve termine, la salvezza e il passaggio del terreno per il centro sportivo, e poi quelli a medio e lungo termine, una crescita calcistica per portare la squadra in serie B e, perché no, anche più in alto: «Serie B a medio termine, ma siccome sono una persona ambiziosa il secondo target sarà la serie A. Al di fuori dello sport, voglio divertirmi con l’Ancona, giorno dopo giorno. E il centro sportivo, da realizzare in tre fasi: una prima fase in C, una seconda in B e una terza in serie A, per step. Ho solo 44 anni, in 10 anni voglio raggiungere questi obiettivi». Certo, adesso c’è da raggiungere la salvezza: «Se dicessi che non mi interessa la B per il prossimo anno direi una bugia. Ma prima c’è da conquistare la salvezza, poi vedremo il prossimo anno». Sui problemi che sta attraversando l’Ancona quest’anno Tiong ha aggiunto: «Potrei spiegare per ore. I risultati non sono come ci aspettavamo, la responsabilità è di tutto il club, me compreso. Ma adesso stiamo lavorando duramente per raggiungere la salvezza il prima possibile». Forse è deluso dall’operato dell’area tecnica, ma le somme si tireranno a fine campionato: «Certo non sono contento. Adesso deve restare tutto tranquillo, dobbiamo essere tutti uniti per cercare di superare il momento difficile. Uno dei motivi principali per cui sono venuto è quello di cercare di riunire tutto il management insieme: l’obiettivo è la salvezza, stiamo lavorando tutti nella stessa direzione. Non andremo in serie D, se andiamo in D io e Canil facciamo una strage… Non succederà».

Tiong ha parlato anche di calciomercato: «Abbiamo riportato all’Ancona i giocatori che sono stati chiesti dall’allenatore e a Micciola ho dato mandato di prendere altri due giocatori forti, un attaccante e un centrocampista, ci sta lavorando duramente, stiamo aspettando novità. Rolfini? Speriamo. Su Paolucci posso dire che avrebbe dovuto rinnovare insieme a Spagnoli e Perucchini, poi siamo andati alla lunga, ma siamo molto vicini all’accordo». Quindi Tiong ha ricordato le emozioni di domenica sera a Pineto: «C’era molta tensione prima della partita, ho voluto parlare con la squadra e farlo da solo, per parlare con i giocatori in modo diretto e semplice, e ho detto loro che quella era la partita più importante della loro vita, che dovevano immaginarla come una finale di Coppa, per i tifosi, per la maglia. E per tutti noi. E i ragazzi hanno messo più del 100% in campo. Poi gli applausi della tifoseria, è stata una bellissima sensazione». Un ruolo importante, d’ora in poi, nel tenere il timone dritto verso la salvezza evitando o risolvendo problemi ce l’avrà il presidente onorario e socio di Tony Tiong, Mauro Canil, come ha spiegato lo stesso presidente: «Canil è il mio socio, ci siamo incontrati per lavorare insieme a questa salvezza. E’ lui la persona che potrà risolvere qualsiasi tipo di problematica».

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