ANCONA- La magia di piazza Pertini, l’elevatissimo livello tecnico, l’agonismo della competizione più bella del centro Italia. Questo e tanto altro racchiude la XXIII edizione del Città di Ancona, il torneo di calcio a5 organizzato da MMag e Ankon Dorica, che nei prossimi giorni accenderà i riflettori del centro città del capoluogo marchigiano. Domani l’AutoCarrozzeria Centro Ancona campione in carica battezzerà la kermesse alle 21 lanciando la prima sfida a distanza all’altra grande favorita alla vittoria finale, il Ristorante Boy di Stefano Cingolani: «Quest’anno saremo una squadra quasi totalmente nuova rispetto alla scorsa edizione – spiega mister Cingolani- Per vari motivi ho dovuto rinunciare a giocatori importanti come Junior Alvès, Mindoli, i gemelli Benigni e Matteo Pierangeli. Le limitazioni imposte dalle regole del torneo non mi trovavo perfettamente d’accordo perchè il Città di Ancona per raggiungere l’eccellenza non deve limitare i grandi giocatori nella partecipazione. Giocheremo comunque per vincere con Paolo Cesaroni che ritorna con noi dopo un anno di assenza e con un altro Junior (De Souza, in forza al Cus Ancona), che invece di guidare l’attacco sarà il perno della nostra difesa».
Un torneo, il Città di Ancona, che da molti è stato definito magico: «Deriva molto dalla location. Giocare in pieno centro ad Ancona, all’aperto, davanti a un pubblico numeroso e competente, da sempre, ha dato quello stimolo in più. Mi auguro che sia un bel torneo, con partite emozionanti e giocate talentuose; mi auguro di aver assemblato un gruppo di ragazzi che spero saprà dare il massimo in mezzo al campo, sempre nel massimo fair play verso gli avversari».
Cingolani è uno dei più longevi in termini di partecipazioni avendolo giocato e vinto sia da giocatore che da allenatore: «Da giocatore ho cercato sempre di dare il massimo, con qualità e personalità, ma anche con dei limiti tecnici e caratteriali. Da allenatore sono uno che tutto quello che può e non si accontenta mai. Ma un conto è farlo al Pertini e un altro durante l’anno. Vedremo cosa accadrà in futuro».