«Due mesi di crisi pesantissima ci consegnano un commercio e un’economia in generale profondamente modificati: abbiamo scoperto, anche in Italia, la comodità di fare acquisti da casa, fino a oggi un obbligo, ora un’abitudine della quale tenere conto nell’immaginare un nuovo modello di business. Se non si è capaci di intercettare queste nuove esigenze declinandole per spingere la propria capacità di esportare si rischia di rimanere definitivamente indietro».
Così il Presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, presentando «un’azione di sistema con la Regione Marche» focalizzata sul tema dell’internazionalizzazione: «un lavoro congiunto» che mette a disposizione delle aziende circa 3 milioni di euro attraverso bandi mirati, che si vanno ad aggiungere ai 5,7 milioni di contributi a fondo perduto previsti dal bando della Regione, in scadenza il 23 maggio, diretti a sostenere i processi di internazionalizzazione delle Piccole Medie Imprese del sistema abitare e del ‘sistema moda’, per lo sviluppo di nuovi modelli di business.
«Dobbiamo immaginare un futuro prossimo dove il digitale diventa uno strumento a supporto delle imprese esportatrici – spiega Manuela Bora, assessora alle Attività produttive della Regione Marche – con momenti di matching virtuali che si accompagnano alle fiere fisiche, senza peraltro sostituirle, con servizi sempre più segmentati grazie all’analisi dei big data con i quali monitorare le decisioni dei clienti».
Da qui la scelta di un programma di internazionalizzazione che «aiuti i nostri imprenditori e le loro aziende ad essere presenti ai principali eventi che si svolgeranno a livello internazionale, ma anche a saper cogliere le opportunità del marketplace».
Secondo il modello ipotizzato da Camera di Commercio e Regione Marche, le imprese esportatrici vanno aiutate a sviluppare una strategia di marketing diversa da quella applicata finora per le esportazioni: «Soprattutto per le più piccole, che hanno bisogno di fare sistema – osserva Bora – servono competenze: export manager, digital analyst, esperti, che grazie a questo accordo le imprese potranno permettersi anche attraverso contributi a fondo perduto. Tutto questo va a rafforzare lo strumento dei voucher per la partecipazione delle imprese alle principali fiere internazionali: nel secondo semestre di quest’anno sarà emesso un nuovo bando, con una dotazione finanziaria maggiore rispetto a quella delle edizioni precedenti».
«Siamo di fronte a un vero e proprio booster per le attività dei nostri imprenditori – conclude Bora – capace di avviare, sostenere, fortificare o più semplicemente far crescere la posizione delle loro aziende all’estero, anche andando oltre le classiche aree di export».
Quello che sta prendendo forma è un pacchetto per le PMI marchigiane: oltre ai contributi per le fiere collettive e singole e per gli eventi internazionali, per l’ingresso sulle piattaforme digitali e per la consulenza mirata a una nuova strategia di marketing, la Camera di Commercio delle Marche diventerà un osservatorio regionale, in grado di monitorare le variabili socio-economiche all’interno della regione, in collaborazione con l’Istituto Tagliacarne, il centro studio nazionale degli enti camerali: «Avremo report e analisi periodiche, con un focus particolare che riguarderà il rapporto tra la pandemia Covid-19 e i mercati – sottolinea Sabatini -: informazioni che si andranno ad aggiungere a quelle provenienti dai nostri punti informativi, elementi concreti che metteremo a disposizione dei policy maker perché indirizzino le loro scelte verso obiettivi più mirati alle esigenze delle aziende».