CAMERANO – Un protocollo di intesa fra Comune e Università Politecnica delle Marche, una pubblicazione sulle Grotte di Camerano e un congresso internazionale sul sistema ipogeo antropico della cittadina marchigiana. Queste sono le tre grandi novità emerse durante l’evento “La valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico di Camerano: dalle grotte alla rete di territori” organizzato dal Comune inserito in appendice dell’azione europea COST “Underground Built Heritage as a catalyst for Community Valorisation”, supportata da Horizon Europe e finanziata dall’Unione Europea, iniziata nel 2019 e terminata nel 2023. Il progetto ha potuto riunire 240 membri provenienti da 35 paesi europei ed extraeuropei e ha visto coinvolte l’Università Politecnica delle Marche e l’Università di Alcalà de Henares di Madrid e il Cnr ISMed di Napoli.
Le parole del sindaco
«Faccio i complimenti a tutti gli attori di progetto – ha dichiarato il sindaco – per l’eccellente lavoro di ricerca svolto sulle Grotte di Camerano. Non punto di arrivo, ma una nuova ripartenza che si concretizzerà nei prossimi mesi con un Protocollo di intesa fra noi e l’UnivPm per proseguire fattivamente studi e ricerche. Inoltre, a breve, sarà pubblicato un libro a cura di Ernesto Marcheggiani e Francesco Paci proprio sulle nostre grotte, infine, ma non meno importante a metà novembre 2024 nella nostra cittadina si terrà un congresso internazionale sul tema. Un progetto che nasce da questo incontro e che vedrà l’Amministrazione comunale lavorare sull’organizzazione di questo maxi evento già a partire dalle prossime settimane».
L’incontro ha messo in evidenza, attraverso la presentazione di una ricerca finale, l’elemento valoriale della promozione del patrimonio costruito sotterraneo come una risorsa preziosa da celebrare e preservare, riutilizzare e valorizzare, realizzando il suo pieno potenziale per sostenere lo sviluppo delle comunità locali. Molti gli spunti di riflessione della mattinata dai lavori che hanno toccato il tema della fusione e contaminazione delle discipline, i mutamenti impercettibili, ma costanti del territorio e del paesaggio, sino ad arrivare alle più innovative tecnologie di monitoraggio del patrimonio ipogeo.