CAMERANO- Era il 19 novembre. I gialloblù, reduci dal 5-0 nella tana del Porto d’Ascoli, brancolavano nelle zone basse della classifica ad interrogarsi sui motivi di una prima parte così deludente di campionato. Poi qualcosa è cambiato. In termini di risultati, in termini di consapevolezza, in termini di gioco e anche dal punto di vista tattico. Oggi, 8 gennaio, il Camerano si trova a tre punti dalla zona playoff (obiettivo dichiarato quest’estate) e con una Coppa Marche d’Eccellenza in tasca.
Cos’è cambiato in questo periodo? Come detto, innanzitutto, sono arrivati i risultati. Nelle ultime cinque gare di campionato, fatta eccezione per la caduta interna con l’Atletico Alma, sono state ben quattro le vittorie. Loreto, Biagio Nazzaro, Porto Sant’Elpidio e Urbania hanno rappresentato autentici punti di svolta, arricchiti dalla cavalcata di Coppa che è culminata nel trionfo di Recanati con il Porto d’Ascoli. La squadra, forte dei risultati e delle proprie possibilità, ha ritrovato consapevolezza e solidità. Lombardi, Savini, Stella, Bellucci, Polzonetti, Biondi e Donzelli costituiscono l’ossatura di una formazione dura da battere per qualsiasi avversario.
Intorno a loro stanno emergendo sempre di più gli Angelici, i Taddei, i Marchionne, i Santini. Si sono ritrovati i Polenta e i Principi, in attesa del rientro a pieno regime di Defendi. Il mercato ha portato un difensore esperto come Lapi e un attaccante rapido come Pericolo. La rosa a disposizione di Luca Montenovo è ampia e può regalare tantissime soluzioni, non tralasciando i giovani Moretti e Giulietti pronti a dire la loro nel corso del campionato.
E su queste basi Camerano può continuare a sognare. Può farlo sia in Eccellenza che in Coppa Italia giocando a viso aperto contro qualunque avversario, di qualunque parte dello stivale. La prossima gara, in trasferta con l’Atletico Gallo secondo della classe, può essere vista come una cartina tornasole. Una prova di maturità che, se superata, potrebbe regalare scenari interessantissimi per i prossimi mesi.