CAMERANO – Il locale di Camerano può riaprire i battenti prima del termine dei dieci giorni imposti dal da decreto del Questore emesso il 21 luglio, a fronte di presunte irregolarità rinvenute all’interno dopo un controllo. Il ricorso presentato al Tar dai titolari infatti è stato accolto. Il tribunale amministrativo regionale ha concesso la sospensiva.
Nel ricorso oltretutto i titolari segnalano mancanze che, secondo gli stessi, sarebbero imputabili all’amministrazione comunale e alla Polizia locale e si riservano anche la decisione di chiedere un risarcimento danni. Una vittoria per i gestori ottenuta grazie ai loro avvocati Maurizio Discepolo, Federico Vallini e Daniele Discepolo. A mercoledì 31 agosto poi è stata fissata un’udienza per la decisione collegiale sulla sospensione dell’efficacia dei provvedimenti impugnati.
La vicenda
Era venerdì 15 luglio quando le forze dell’ordine hanno effettuato un controllo nel locale, nel corso del quale sono emerse irregolarità appunto soprattutto nella sicurezza della struttura: nonostante ci fossero alcuni addetti alla sicurezza, non era possibile contenere negli spazi prestabiliti gli avventori, i quali, con i bicchieri in mano, si spostavano sia sul marciapiedi che sulla strada provinciale loretana, scarsamente illuminata, ponendo a rischio la propria e incolumità e quella altrui.
Tanti in questi giorni sono stati gli attestati di solidarietà che la gente sta dedicando ai titolari dell’esercizio chiuso. Dopo i messaggi di ringraziamento ai gestori per aver dato vita al paese con un’iniziativa tanto partecipata infatti, sono arrivati i manifesti di solidarietà che hanno tappezzato Camerano con l’invito ad essere presenti, nel tardo pomeriggio di domenica 24 luglio, a un sit in davanti al locale per stringersi a chi ha dato vita al punto di riferimento della movida cittadina.