ANCONA – La sindaca Valeria Mancinelli, in cerca di una sede per la campagna elettorale, visita i locali dell’ex ristorante e hotel Roma&Pace. Lo stesso edificio dove per quattro giorni il dittatore comunista Josif Stalin ha fatto il portiere i primi del 1900, molto prima di affermarsi come rivoluzionario e segretario del partito comunista dell’Unione Sovietica. Ieri il sopralluogo del primo cittadino al locale di via Leopardi, una traversa di corso Garibaldi, con la proprietà, la famiglia Papini. La sindaca è interessata agli spazi che hanno ospitato il ristorante. Potrebbe diventare il quartier generale del Pd per tre mesi, a partire da febbraio, che accompagneranno alle prossime amministrative. L’immobile, chiuso da oltre sette anni, albergo e ristorante, è in vendita da tempo ma ancora non c’è stato nessun acquirente. Così potrebbe essere affittato, al costo di 5mila euro per tre mesi, si vocifera, più le utenze di luce, gas ed acqua a cui la Mancinelli dovrà adempiere se lo prenderà come la sua nuova casa politica. Lo spazio a disposizione è di circa 200 metri, tutto il piano basso della palazzina dove, finché è stato attivo l’albergo, c’era anche una foto di Stalin che spiegava il legame con Ancona, anche se breve. Il tiranno era approdato via nave nel capoluogo dorico e chiese lavoro proprio all’hotel, sorto sulle ceneri di una locanda aperta già nel 1864, che lo tenne solo per quattro giorni. Visto il forte carattere del giovane Stalin, decise di non prenderlo come portiere anche se parlava tre lingue.
Ancona: campagna elettorale dove ha lavorato Stalin, sopralluogo della sindaca Mancinelli al Roma&Pace
Il primo cittadino è interessato al piano del ristorante. Ha già visitato la struttura di via Leopardi, dove il dittatore comunista ha fatto il portiere, per chiudere l'accordo. Ancora nessuna firma