ANCONA- Risposte positive per il Campetto Basket in queste amichevoli precampionato. L’ultima, in ordine di tempo, è stata quella di Pesaro con il Pisaurum Basket dove i dorici si sono portati a casa tutti i quarti disputati con i parziali di 16-12, 24-10, 15-8, 19-14. Il lavoro di Coach Marsigliani e del suo staff tecnico sta proseguendo a ritmo spedito, con l’esordio in campionato del 1 Ottobre che si inizia ad avvicinare.
Nel roster a disposizione, come più volte ripetuto, c’è un mix di giocatori esperti e giovani di belle speranze. Tra questi figura Lorenzo Pajola, uno dei giovani che in questo campionato cercano il loro trampolino di lancio verso la consacrazione nel basket dei più grandi. Pajola, fratello di Alessandro grande protagonista con l’ultima Nazionale under16, è stato fino ad ora tra i più positivi mettendo in mostra qualità che potrebbero rivelarsi importanti.
Riesci a tracciare un bilancio di questi giorni di preparazione?
«La preparazione sta andando bene, all’inizio è stata dura svegliarsi presto e far lavorare subito i muscoli, ma poi ho preso il ritmo e adesso mi sento sempre più in forma. Le amichevoli stanno dimostrando che siamo una buona squadra, anche se c’è ancora molto da lavorare»
Per un giovane come te che effetto fa vivere all’interno di questo gruppo?
«Questa per me è una grande opportunità di crescita. Il coach mi sta dando fiducia e spero di guadagnare qualche altro minuto in allenamento. So di avere davanti a me giocatori più forti e esperti. Ho molto da imparare»
Senti che può essere la stagione giusta per riportare l’Ancona del Basket in categorie più blasonate?
«Sicuramente la squadra è competitiva, però il girone che dovremo affrontare è molto duro quindi, come dice il coach, meglio restare con i piedi per terra e lavorare»
Qual è il giocatore che ti ha colpito maggiormente?
«Direi Valentas Tarolis, sia per la sua tecnica che per la fisicità devastante»
Una famiglia, viste anche le prestazioni di tuo fratello Alessandro, che parla di basket, come nasce il Lorenzo Pajola cestista?
«Mio padre ha una grande passione per questo sport e da bambini, l’ha trasmessa a me e a mio fratello. È così che siamo cresciuti a pane e basket»
Ce l’hai un sogno nel cassetto?
«Vorrei che il mio futuro fosse sempre legato al basket, perché per questo sport nutro un grande sentimento».