Ancona-Osimo

Cannabis terapeutica, il punto nelle Marche

Già partite le prime prescrizioni di prodotti in attuazione alla Legge Regionale 26 del 7 agosto 2017. Volpini: «Ora è importante avviare corsi di formazione per i medici specialisti, quelli di famiglia e per i farmacisti»

Sono già partite le prime prescrizioni di prodotti a base di cannabis terapeutica, dopo l’approvazione nel mese di dicembre scorso delle Linee d’indirizzo procedurali ed organizzative per l’attuazione della Legge Regionale 26 del 7 agosto 2017. La Legge aveva regolamentato l’utilizzo terapeutico della Cannabis, consentendo l’accesso a questa terapia da parte di quei malati che non possono trovare giovamento nei loro dolori ricorrendo ad altri trattamenti.

Fabrizio Volpini, presidente della Commissione Sanità della Regione Marche

Esprime soddisfazione Fabrizio Volpini, presidente della IV Commissione Sanità regionale : «La nuova legge n. 26 del 7 agosto 2017 concernente l’uso terapeutico della cannabis sta producendo i suoi primi effetti infatti, stanno arrivando anche sul ricettario regionale le prime prescrizioni dei prodotti a base di cannabis. Ad oggi ne sono pervenute 6, 3 da medici ospedalieri e 3 da medici di medicina generale (non a carico del SSR). Due sono in cartine e le restanti quattro in Bedrocan olio. Ora è importante partire con i corsi di formazione per i medici specialisti, per i medici di famiglia e per i farmacisti, così come previsto all’art. 7 della legge regionale, al fine di un migliore utilizzo ed impiego di tali farmaci».

I prossimi step previsti dalla Regione per dare piena attuazione alla Legge 26, oltre ai corsi di formazione e di aggiornamento periodici per gli operatori sanitari, saranno quelli di promuovere la ricerca scientifica finalizzata alla sperimentazione clinica dell’efficacia della cannabis nelle numerose patologie per le quali è utilizzabile. In particolare malattie neurologiche, infiammatorie croniche, degenerative, autoimmunitarie e psichiatriche. Un focus particolare della ricerca sarà dedicato al miglioramento della terapia del dolore e delle cure terminali. Per questo saranno avviati anche progetti su cure palliative e terapie del dolore presentati dagli istituti di ricerca pubblici e universitari, con particolare attenzione a quelli sviluppati con il coinvolgimento delle strutture ospedaliere presenti nella regione.

La Cannabis terapeutica è rimborsabile dal Servizio Sanitario Regionale se prescritta dal medico specialista, dal medico di medicina generale e dal pediatra di libera scelta nell’ambito di un piano terapeutico programmato.

Fa eccezione solo il Sativex spray che può essere prescritto unicamente dai presidi ospedalieri e può essere dispensato solo dalle farmacie ospedaliere, ed è pertanto soggetto a scheda di monitoraggio AIFA.

In ogni caso il medico può prescrivere ai suoi pazienti cannabinoidi a scopo terapeutico solo nel caso in cui i trattamenti classici non siano stati sufficienti o non vengano tollerati dal paziente.

Due sono le modalità principali di somministrazione: tramite tisana o per inalazione. Nel primo caso si fanno bollire le infiorescenze e poi si filtra. L’inalazione, invece, avviene tramite un vaporizzatore elettrico in cui si mette la sostanza a scaldare. E’ possibile utilizzare anche gli oli, ma la loro produzione e la standardizzazione dei principi attivi sono molto difficili da ottenere.

Un diritto, quello a ricorrere alla Cannabis terapeutica che si scontra spesso con numerose difficoltà che ne rendono difficile il percorso sul territorio nazionale. Scarsa disponibilità dei farmaci e medici poco informati, sono solo alcuni dei nodi che rischiano spesso di rendere quasi impossibile avvalersi di questo diritto.

«L’Istituto Farmaceutico Militare – precisa Volpini – ha recentemente autorizzato le importazioni di Cannabis ad uso terapeutico anche dal Canada». Quindi non solo Cannabis prodotta in Italia dall’Istituto Farmaceutico Militare di Firenze, o importata dall’Olanda, quella proveniente dal Canada dovrebbe aumentare le disponibilità di questi farmaci sul territorio nazionale, evitando ai pazienti discontinuità e interruzione delle somministrazioni, con il rischio di perdere i benefici conseguiti. Una questione tutt’altro che secondaria, ma di vitale importanza per i numerosi malati che ogni giorno si misurano con il dolore e la sofferenza.

Nelle Marche la distribuzione di farmaci a base di cannabis terapeutica, può essere effettuata dalle farmacie ospedaliere tra le quali quella dell’Inrca, oltre che da alcune farmacie private con laboratorio galenico, rispettando i rigidi protocolli previsti.

I medicinali e i preparati vegetali a base di cannabis attualmente sul mercato sono diversi, così come diverse sono le loro indicazioni.

  • Sativex, spray oromucosale, a base di estratto molle di fiori e foglie di Cannabis Sativa. Utile nel trattamento per alleviare i sintomi degli adulti affetti da spasticità moderata o grave causata da Sclerosi Multipla. I centri autorizzati alla prescrizione sono l’Azienda Ospedaliera Marche Nord (Neurologia), Azienda Ospedaliera Ancona (Neurologia e Clinica Neurologica), Asur Ospedale di Fabriano (Neurologia), Asur Ospedale di Fermo (Neurologia), Asur Ospedale di Macerata (Neurologia), Asur ospedale di Jesi (Neurologia), Asur Ospedale San Benedetto (Neurologia), Asur Ospedale di Ascoli Piceno (Neurologia), Asur Ospedale di Senigallia (Neurologia) e Inrca Ospedale di Ancona (Neurologia)
  • Cannabis FM2 e FM19, a base di infiorescenze di cannabis. Trova indicazione nell’analgesia della sclerosi multipla e lesioni del midollo spinale, oltre che nel dolore cronico. Ha effetto anticinetosico e antiemetico per nausea e vomito causati da chemioterapie, radioterapie e terapie HIV. Ha azione stimolante dell’appetito nella cachessia, nell’ anoressia e nella perdita di appetito in pazienti oncologici o con AIDS, oltre che nell’anoressia nervosa. Effetto ipotensivo nel glaucoma e riduzione dei movimenti involontari facciali e del corpo nella Sindrome di Gilles de la Tourette. Può essere prescritta dalle strutture ospedaliere nell’ambito dei reparti di oncologia, neurologia, malattie infettive, cure palliative, terapia del dolore e oculistica.
  • Bedrocan, Bediol e Bedrobinol, a base di infiorescenze femminile di cannabis sativa. Trovano indicazione nell’analgesia della sclerosi multipla e lesioni del midollo spinale, oltre che nel dolore cronico. Hanno effetto anticinetosico e antiemetico per nausea e vomito causati da chemioterapie, radioterapie e terapie HIV. Hanno azione stimolante dell’appetito nella cachessia, nell’ anoressia e nella perdita di appetito in pazienti oncologici o con AIDS, oltre che nell’anoressia nervosa. Effetto ipotensivo nel glaucoma e riduzione dei movimenti involontari facciali e del corpo nella Sindrome di Gilles de la Tourette. Possono essere prescritte dalle strutture ospedaliere nell’ambito dei reparti di oncologia, neurologia, malattie infettive, cure palliative, terapia del dolore e oculistica.
  • Bedica, a base di infiorescenze femminili di cannabis indica può essere prescritta dalle strutture ospedaliere nell’ambito dei reparti di oncologia, neurologia, malattie infettive, cure palliative, terapia del dolore e oculistica. Trova indicazione nell’analgesia della sclerosi multipla e lesioni del midollo spinale, oltre che nel dolore cronico. Ha effetto anticinetosico e antiemetico per nausea e vomito causati da chemioterapie, radioterapie e terapie HIV. Ha azione stimolante dell’appetito nella cachessia, nell’ anoressia e nella perdita di appetito in pazienti oncologici o con AIDS, oltre che nell’anoressia nervosa. Effetto ipotensivo nel glaucoma e riduzione dei movimenti involontari facciali e del corpo nella Sindrome di Gilles de la Tourette. Può essere prescritta dalle strutture ospedaliere nell’ambito dei reparti di oncologia, neurologia, malattie infettive, cure palliative, terapia del dolore e oculistica.

I suoi impieghi

  • analgesia nei dolori della sclerosi multipla e lesioni del midollo spinale, resistenti alle terapie convenzionali;
  • analgesia nel dolore cronico, specie quello neurogeno, dove altri trattamento sono risultati inefficaci;
  • effetto anticinetosico ed antiemetico nella nausea e vomito, causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per HIV, che non può essere ottenuto con trattamenti tradizionali;
  • effetto stimolante dell’appetito nella cachessia, anoressia, perdita dell’appetito in pazienti oncologici o affetti da AIDS e nell’anoressia nervosa, che non può essere ottenuto con trattamenti standard;
  • l’effetto ipotensivo nel glaucoma resistente alle terapie convenzionali;
  • la riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette che non può essere ottenuta con trattamenti standard;
  • il trattamento delle Epilessie farmaco-resistenti.