Ancona-Osimo

Capienza bus al 100%, Filt e Flc Cgil: «Preoccupati, la pandemia ancora morde»

Il sindacato interviene sul ritorno alla piena capienza sui bus e chiede che siano garantiti i servizi aggiuntivi di trasporto pubblico utilizzato dagli studenti

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ANCONA – Garantire i servizi aggiuntivi di trasporto pubblico utilizzato dagli studenti in considerazione degli orari diversificati dall’inizio delle lezioni, che resteranno in vigore fino a giugno 2022, così come anche indicato dal Ministero e dalla conferenza Stato-Regioni. È l’appello della Filt Cgil Marche e della Flc Cgil «preoccupati per la decisione dei prefetti delle Marche di tornare alla capienza piena negli autobus scolastici togliendo i servizi aggiuntivi in un momento dove la pandemia ancora morde».

Da ieri – 31 marzo – è cessato lo stato d’emergenza e ha preso avvio un graduale percorso di ritorno alla normalità. I sindacati però tirano il freno a mano sulla capienza dei bus. Le due sigle di categoria osservano che «la linea definita dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, d’intesa con i ministri dell’Istruzione e dell’Interno, condivisa nei giorni scorsi  anche dalla Conferenza unificata, era diversa. I tavoli prefettizi dovevano definire i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale effettivamente necessari e funzionali agli orari diversificati dall’inizio delle lezioni, anche in considerazione del venir meno dei limiti di riempimento dei mezzi applicati durante l’emergenza pandemica. Una scelta avanzata per evitare criticità e  garantire l’operatività».

Secondo Cgil la piena capienza sui bus «rimane infatti un problema di salute e sicurezza per i lavoratori e per gli utenti perché la curva dei contagi è in risalita e sarebbe necessario un ritorno graduale alla normalità. Inoltre, c’è tutto un indotto (steward, corse bis, assunzioni e via dicendo) che si troverà senza lavoro; c’è quindi la necessità di dare una risposta anche ai numerosi contratti a termine  e /o somministrati che sono stati utilizzati per questi servizi aggiuntivi».

«Le promesse di rivedere e cercare di mantenere quello che era stato fatto con il Covid a livello di servizi aggiuntivi per migliorare la qualità complessiva, grazie anche ai fondi del Pnrr – conclude il sindacato – di fatto  fa ritornare al pre pandemia , senza che i servizi scolastici abbiano un aumento della qualità tanto richiesta. Insomma,  gli studenti saranno stipati negli autobus e il trasporto di qualità sarà rimandato a data da destinarsi».