OSIMO – L’indagine ha preso il via quando, agli inizi dell’anno scorso, è stato messo a segno un furto in una casa di Sirolo, durante il quale una banda di ladri ha trafugato una pistola, monili in oro e denaro contante. Furti con lo stesso modo di operare si erano verificati nei giorni successivi a Castelfidardo e poi Scandiano (provincia di Reggio Emilia) e Serramazzoni (Modena). Il 2 gennaio scorso a Pavia è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ancona, al termine dell’operazione condotta dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo, nei confronti di un albanese, ritenuto responsabile di concorso in furti aggravati in abitazione. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona e giunta a conclusione dopo sette mesi di indagini, ha consentito di individuare l’uomo, 27enne, senza fissa dimora ma radicato nella provincia di Pavia, dedito, assieme ad altri soggetti non identificati, all’attività predatoria nelle Marche e in Emilia Romagna.
Gli indizi
In particolare è stato delineato un compendio indiziario secondo cui l’indagato era dedito stabilmente alla commissione di delitti contro il patrimonio, furti in abitazioni, durante i quali alcuni componenti del sodalizio fungevano da palo, mentre lui si introduceva nell’abitazione presa di mira asportando denaro, monili in oro e orologi. Durante il mese di gennaio dello scorso anno, l’indagato si è reso responsabile di almeno sette furti, di cui due tentati, commessi appunto nelle province di Ancona, Reggio Emilia e Modena.