Ancona-Osimo

Carceri marchigiane, è emergenza agenti

Le carenze organiche maggiori riguardano soprattutto le strutture di Montacuto, Barcaglione e Fossombrone. Incontro a Palazzo delle Marche sulle criticità al quale ha preso parte, tra gli altri, il Garante Andrea Nobili

montacuto carcere
Il carcere di Montacuto

ANCONA – Carenze di organico e sovraffollamento. Sono queste le criticità in cui è costretta ad operare la Polizia Penitenziaria nelle carceri marchigiane. Una situazione sulla quale pesa anche l’incognita delle lungaggini nella realizzazione delle procedure concorsuali per le assunzioni di agenti della Polizia Penitenziaria, più che mai necessarie. Le carenze organiche maggiori riguardano soprattutto i carceri di Montacuto, Barcaglione e Fossombrone. Ritardi anche nella ristrutturazione dell’istituto penitenziario di Fossombrone per il quale sono già stati stanziati i fondi, ma i ritardi burocratici non hanno ancora permesso l’avvio dei lavori. Ulteriore nodo critico quello legato alle attività trattamentali che scontano la mancanza di fondi.

Un tema di grande attualità sul quale il 31 ottobre si è tenuto a Palazzo delle Marche un incontro al quale ha preso parte il Garante Andrea Nobili, il presidente dell’Assemblea Legislativa Antonio Mastrovincenzo, il consigliere regionale Elena Leonardi e i rappresentanti sindacali  Maurizio Gabucci per Fns – Cisl, Gianluigi Irmici per Cgil – Pp, Luigi Brunto per Sappe, Vincenzo Marino ed Anna Grasso per Ugl.

Il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Antonio Mastrovincenzo

«Soltanto con l’ultimo assestamento di bilancio – ha spiegato il presidente del Consiglio Regionale Mastrovincenzo – è stato possibile rifinanziare la legge del 2008 con una dotazione pari a 220.000 euro. Una prima risposta, seppur non esaustiva, ad una situazione estremamente complessa».

Ma il vero problema, secondo il Garante, è ancora una volta la marginalizzazione politica e istituzionale in cui vengono a trovarsi le Marche.

Andrea Nobili
Il Garante Andrea Nobili

«La nostra è sempre stata considerata una regione di fascia B – ha detto – Siamo stati gestiti addirittura da un Provveditorato che ha fatto fronte contemporaneamente ad altre quattro regioni. E’ ora di uscire da questo stato di cose». Matrovincenzo ha proposto di presentare in consiglio regionale un atto che riassuma tutti i nodi critici emersi nel corso dell’incontro e l’invio di una lettera al nuovo Provveditore dell’amministrazione penitenziaria di Emilia Romagna e Marche, Gloria Manzelli, affinchè metta mano alla situazione, anche alla luce di nuove criticità che potrebbero presentarsi nel prossimo futuro.

Esprime soddisfazione il coordinatore regionale della Polizia Penitenziaria Fp Cgil, Gianluigi Irmici, per l’incontro che ogni anno il Garante promuove con le rappresentanze sindacali della Polizia Penitenziaria. «Il presidente Mastrovincenzo ha preso a cuore la nostra situazione, annunciando la presentazione di due mozioni per accelerare le pratiche burocratiche per la ristrutturazione del carcere di Fossombrone e la pianta organica di Camerino da spalmare sui tre istituti penitenziari marchigiani che soffrono maggiormente la carenza organica di agenti di Polizia Penitenziaria, e cioè Montacuto, Barcaglione e Fossombrone. Stiamo. Alla mozione del presidente del consiglio regionale, allegheremo una lettera congiunta che stiamo preparando con le altre rappresentanze sindacali che erano presenti all’incontro».