ANCONA – Approvato il protocollo d’intesa tra Comune e Università Politecnica delle Marche per la riqualificazione del parco del Cardeto. In particolare l’attenzione dei due enti si concentra sull’ex deposito derrate dove l’Ateneo ha presentato un progetto per realizzare uno studentato da 59 posti e l’area intorno all’ex Polveriera. L’ipotesi è di valorizzare l’area e il ruolo di Ancona città universitaria attraverso due progetti: quello che prevede la realizzazione di uno studentato nell’edificio ex Derrate Alimentari e quello che prevede un’altra residenza per studenti nella vicina ex caserma Fazio.
“L’intervento sull’edificio ex derrate alimentari – si legge nella delibera della Giunta che ha approvato il protocollo – in particolare si delinea come intervento capace di fare da cardine per un processo di messa a regime di un’area estremamente significativa del parco e della città. Infatti, oltre che risolvere l’annoso problema di una struttura in disarmo, paesaggisticamente impresentabile, creerebbe i presupposti per collegare il nuovo studentato ad altre strutture adiacenti, in particolare la polveriera del Cardeto, di proprietà del Comune e recentemente riaperta, che potrebbe in tal modo essere gestita congiuntamente e ospitare attività rivolte alla popolazione studentesca sia di carattere accademico che di carattere culturale, espositivo e di svago”. Gli edifici militari “attualmente da restaurare, reperite le risorse attraverso apposite progettazioni, potrebbero ospitare sia attività legate alla valorizzazione culturale del Cimitero Ebraico sia attività legate alla valorizzazione delle specificità ambientali del Parco, grazie al contributo dei dipartimenti universitari”. In questo modo l’area del Deposito del Tempo e del cimitero “godrebbe di cura, visibilità e occasioni grazie al nuovo ruolo aggregativo di quel fazzoletto di parco”.
Nel protocollo l’Ateneo si impegna ad adibire lo studentato, nell’ambito del progetto di ristrutturazione dell’ex deposito derrate, con spazi per eventi, incontri e l’utilizzo in sinergia con il Comune delle strutture adiacenti, dei percorsi paesaggistici affinché venga creata un’area a forte impatto culturale e aggregativo”. Il progetto per lo studentato da 59 posti dell’Università è stato approvato dalla conferenza dei servizi Stato-Regioni e domani, venerdì 5 maggio, scade il termine per partecipare al bando del Ministero dell’istruzione, dell’Università e della ricerca, per ottenere il cofinanziamento fino al 50%. La ristrutturazione prevede tre livelli di camere ubicate sui due lati lunghi dell’edificio e distribuite da corridoi centrali. Lo studentato al Cardeto ha incassato anche l’approvazione della Soprintendenza, con un paio di prescrizioni: attenuare i colori e rivedere la posizione della scala antincendio. Si sono dovuti anche ripensare alcuni spazi comuni, come la lavanderia, collocata in un ambiente più piccolo. Ridimensionato anche il lucernaio, che ha perso anche i pannelli che permettevano l’ombreggiatura. Via del tutto la scala di sicurezza esterna e i pannelli fotovoltaici. Correzioni già messe in cantiere dal pool di professionisti dell’ateneo, guidati dall’architetto Gianluigi Mondaini.
Inoltre secondo quanto previsto dal protocollo il Comune si impegna riqualificare e valorizzare l’area del Cardeto attraverso la creazione di percorsi ciclabili, pedonali, aree attrezzate e a mettere a disposizione «gli spazi e le strutture come l’ex polveriera in occasione di eventi, attività culturali e altre iniziative di interesse degli studenti e della città».