Ancona-Osimo

Cardiochirurgia, cala il tasso di mortalità e crescono gli interventi

«Ora la nostra ambizione è di rendere questo reparto del Lancisi un centro di cui tutti i marchigiani diventino orgogliosi, almeno quanto lo siamo noi. Lavoreremo per questo», dice Marco Di Eusanio, direttore Sod Cardiochirurgia Ospedali Riuniti di Ancona

Il governatore delle Marche partecipa alla conferenza sulla Cardiochirurgia degli Ospedali riuniti di Ancona

ANCONA – Triplicati gli interventi chirurgici e ridotto il tasso di mortalità. Sono questi i risultati della Cardiochirurgia di Ospedali Riuniti di Ancona, ad un anno dall’insediamento del nuovo Direttore Marco Di Eusanio. «Sono soddisfatto e orgoglioso dei dati che la Cardiochirurgia del Lancisi ha saputo esprimere negli ultimi dodici mesi. Sono risultati che derivano dalla professionalità, dall’impegno e dall’attenzione di un gruppo di chirurghi, cardiologi e anestesisti che hanno voluto fare squadra attorno a un progetto che punta e investe sulla qualità di un servizio. Lavorando con approcci moderni e sempre più multidisciplinari, e sulla rete, interpretando il proprio ruolo di centro hub con senso di apertura e responsabilità. Ora la nostra ambizione è di rendere questo reparto del Lancisi un centro di cui tutti i marchigiani diventino orgogliosi, almeno quanto lo siamo noi. Lavoreremo per questo», dice Di Esusanio.

Questa mattina, lunedì 18 settembre. la conferenza di presentazione alla presenza, tra gli altri, del Governatore delle Marche Luca Ceriscioli e di Michele Caporossi, direttore generale degli Ospedali Riuniti.

«L’Azienda ospedaliera marchigiana si posiziona così tra le prime tre realtà nazionali nella sanità pubblica, diventando un decisivo riferimento per tutta la cardiochirurgia italiana, con punte d’eccellenza nelle sue specialità: chirurgia valvolare, dell’aorta toracica e mini-invasiva», spiega l’ente in una nota stampa.

La struttura marchigiana si conferma quindi un centro all’avanguardia per risultati che non sono fotografati soltanto da numeri, ma anche da un importante percorso organizzativo che ha portato a favorire l’accessibilità ai servizi da parte dei pazienti e a ridurre significativamente i tempi delle liste d’attesa.

(Notizia in aggiornamento)