ANCONA – La chirurgia mini invasiva e transcatetere è stata al centro del più grande congresso internazionale sul tema, con responsabile scientifico il professor Marco Di Eusanio (UnivPm), che si è tenuto ad Ancona il 6 e 7 giugno, e ha registrato la partecipazione record di 3.000 persone collegate dai propri device in 73 Paesi del mondo (Europa, Usa e Asia), portando l’eccellenza marchigiana sull’olimpo della cardiochirurgia internazionale.
L’evento, 3° Congresso Internazionale di Chirurgica Mini-invasiva e Trans-Catetere (Ancona LIVE Virtual Course – Minimally Invasive and Trans-catheter Cardiac Surgery) organizzato dal Centro di Ricerca Interdipartimentale Univpm per Chirurgica Mini-invasiva e Trans-Catetere, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti, ha visto la partecipazione di esperti da tutto il mondo per apprendere le tecniche mini invasive e transcatetere impiegate ad Ancona.
I risultati del congresso sono stati presentati alla presenza del professor Gian Luca Gregori, rettore Università Politecnica delle Marche, del direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona Michele Caporossi, del preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Univpm Mauro Silvestrini, oltre che del professor Marco Di Eusanio direttore della SOD Cardiochirurgia Adulti dell’ospedale regionale di Torrette e direttore del Centro Marfan e Aortopatie Ereditarie Centro Cardiovascolare Lancisi degli Ospedali Riuniti di Ancona.
Il professor Di Eusanio, membro direttivo Task Force Società Europea CCH per nuove tecniche e tecnologie, con alle spalle un background lavorativo maturato tra Olanda, Giappone e la Cardiochirurgia di Bologna, uno dei maggiori esperti internazionali per casistica e attività scientifica di ricerca, nel corso dell’evento ha eseguito 7 interventi mini invasivi e transcatetere trasmessi live in diretta streaming dalle sale operatorie, visti dai maggiori esperti internazionali sul campo, da Europa, Usa e Australia.
Si tratta di un evento che tra tutti i congressi organizzati da Istituti e Società Scientifiche è risultato secondo solo al Congresso della Società Europea CCH. Grazie ad incisioni piccolissime, gli interventi mininvasivi e transcatetere, ha spiegato il professor Di Eusanio, consentono ai pazienti tempi di recupero più rapidi, una minore permanenza in terapia intensiva e in ospedale, una minore necessità di trasfusioni, meno dolore e ferite e una mortalità ridottissima, che non supera lo 0,4%. Immediata l’estubazione del paziente, dopo una anestesia rapida, e precoce l’avvio della riabilitazione, a pochissime ore dall’intervento. Risultati e numeri impensabili solo fino a pochi anni fa.
Interventi che offrono «una maggiore precisione, comfort, rapidità, rendendo operabili anche i casi più complessi», insomma un vero cambio di prospettiva con la possibilità di agire anche su più valvole contemporaneamente. Per i pazienti c’è un importante recupero della «qualità di vita» e una maggiore soddisfazione, visto che oltretutto riescono a vedere i propri familiari subito dopo l’intervento. Il tutto si svolge grazie ad una telecamera posizionata sul capo del chirurgo, che gli consente di operare in visione diretta senza più bisogno di endoscopi o telecamere. Per quanto riguarda i numeri Ancona stacca nettamente anche la Germania: infatti il centro guidato da Di Eusanio, ha visto l’esecuzione di un 90% di valvole aortiche con la tecnica mininvasiva, contro il 60% della Germania e il 74% di valvole mitraliche contro il 50% della Germania.
«I nostri numeri, i nostri risultati, la qualità dell’assistenza – ha detto Caporossi -, ci qualificano ai primissimi posti in Italia per la cardiochirurgia. Oggi le nuove frontiere della mininvasività e dell’utilizzo del catetere al posto della Chirurgia tradizionale, sono per noi già il core business quotidiano. Questo connubio virtuoso cresciuto in questi anni tra ospedale e università ci permette oggi di aspettarci un sogno che si realizza: la prima scuola di specializzazione nelle Marche. Lo standard di 1.250 interventi per adulti del professor Di Eusanio e gli oltre 200 pediatrici del dottor Marco Pozzi, raggiunto nel 2019 – conclude -, verrà tutto recuperato in fase post-covid. E ci confermerà come il primo centro di cardiochirurgia italiano».
Un congresso attraverso il quale Di Eusanio “ha fatto scuola” ai cardiochirurghi internazionali grazie all’evento che ha reso «Ancona la “Wimbledon”» del settore, come dimostrano anche i dati illustrati nel corso dell’evento, dai quali emerge che negli ultimi anni nel capoluogo marchigiano, al centro diretto dal cardiochirurgo, sono giunti chirurghi da 40 paesi del mondo per apprendere le innovative tecniche impiegate. Insomma una attività molto intensa, quella del centro, che ha visto 80 articoli su riviste internazionali, 90 presentazioni a congressi internazionali, la creazione di 2 registri internazionali, insieme a protesi sutureless, e ad attività di formazione che includono corsi di perfezionamento (partecipazione internazionale) e visitors da Italia e Europa Indipendenti o con partnership industria.
Il congresso rappresenta solo uno dei numerosi progetti educativi e di formazione del Centro di ricerca Interdipartimentale Univpm per Chirurgica Mini-invasiva e Trans-Catetere che si occupa della realizzazione di progetti di ricerca nei settori dei nuovi dispositivi, delle tecniche e dello sviluppo tecnologico, della valutazione delle tecnologie sanitarie, della gestione della salute, dell’intelligenza artificiale, della modellazione 3D, dei modelli computazionali e sperimentali per l’analisi fluido/emodinamica e funzionale delle valvole test. Il Centro promuove inoltre attività di sperimentazione clinica, didattica e divulgazione scientifica.