ANCONA – Il 16 febbraio cadrà il tradizionale martedì grasso, massima espressione del Carnevale. Quest’anno la popolare festa dei bambini avverrà in modo differente a causa del Coronavirus ma si cercherà comunque di non perdere l’attitudine a lanciare un messaggio di gioia e allegria. Anche le scuole, tradizionale luogo di svago carnevalesco per i più piccoli, si stanno adeguando al contesto rivoluzionando in parte il consueto copione. La provincia di Ancona non fa eccezione e per meglio comprendere come si sta mettendo in moto la macchina organizzativa abbiamo dato voce a tre maestre che hanno raccontato come procede la marcia d’avvicinamento al martedì grasso.
Qualcosa di molto diverso
Arianna Buda, insegnante di scuola elementare, sintetizza in poche parole un sentimento comune: «Da parte nostra non abbiamo ancora organizzato nulla perché onestamente non è facile farlo. Veniamo da anni di musica, maschere, feste, come facciamo a riproporre tutto nello scenario in cui ci troviamo? Qualcosa allestiremo di sicuro ma sarà qualcosa di molto diverso rispetto a ciò che eravamo abituati a fare. Ritengo ci sia poco altro da aggiungere».
Alternarsi per festeggiare
Una soluzione particolare la svela la maestra Federica Baldinelli della Scuola dell’infanzia Mauri-Sartini di Castelferretti: «La presenza del Covid ha inciso sull’organizzazione. Gli anni precedenti partecipavamo alla sfilata che proponeva il Comune di Falconara ma in questo frangente la manifestazione non si potrà tenere. Per cercare di far festeggiare i piccoli abbiamo deciso di alternarci a classi nella sala grande così da rispettare perfettamente il protocollo. L’obiettivo sarà quello di cercare di trasmettere normalità, naturalmente nel rispetto delle norme, attraverso musica, balli e maschere. Saranno giornate diverse dal solito ma ci proveremo».
Il Carnevale sotto varie forme
Per Ilaria Carnevali, dell’Istituto comprensivo Matteo Ricci di Polverigi, il Carnevale va trasmesso in varie forme: «Fino ad ora tutte le occasioni che prevedevano assembramenti le abbiamo evitate. La festa di Carnevale fondamentalmente è una ricreazione allungata dove i bambini sono mascherati e giocano. Non sarebbe facile da gestire a meno che non si decida che ognuno può festeggiare nelle sue classi. Ciò che posso dire è che il Carnevale va trattato anche nelle ore scolastiche attraverso l’interdisciplinarità, il lavoro manuale, il disegno, la conoscenza. Il contesto Covid cambia tutto, incide, noi cercheremo di trasmettere ugualmente un messaggio positivo rispettando le regole e tutelando la salute dei bambini».