ANCONA – Il Comune rinegozia i mutui e torna riaccendere l’illuminazione pubblica e a sostenere le società sportive. L’amministrazione comunale alcune settimane fa, in seguito alla crisi energetica e all’aumento esponenziale delle bollette, ha introdotto una serie di provvedimenti per limitare i consumi. Si è provveduto all’abbassamento o allo spegnimento dei condizionatori negli edifici di proprietà comunale, all’introduzione di nuove tecnologie a minore consumo (ad esempio nelle cucine scolastiche), all’accelerazione delle procedure per il passaggio a led della pubblica illuminazione, avviato nel 2014 con il dimezzamento dei consumi. Dove la tecnologia degli impianti lo consentiva, è stata abbassata la potenza dei corpi illuminanti.
Si è inoltre deciso di intervenire a sostegno dei gestori degli impianti sportivi, colpiti anch’essi dal lievitare dei costi, in modo da garantire la continuità del servizio per famiglie e comunità, impegno che l’amministrazione intende mantenere.
Questi provvedimenti non riuscivano comunque a coprire l’aumento della bolletta energetica con una proiezione di maggiore spesa che superava il milione di euro. Si era così deciso lo spegnimento della pubblica illuminazione prima dell’alba, con la consapevolezza che questo avrebbe provocato disagi anche importanti. «Si è trattato – affermano gli amministratori riuniti in giunta – di una scelta dolorosa ma necessaria perché in questo momento, come ogni famiglia e ogni impresa, si decide cosa fare di settimana in settimana, tenendo presente l’evolversi della situazione».
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E poi si aggiunge: «Nel corso di questo periodo l’amministrazione comunale ha aderito a un programma proposto dal governo tramite Cassa Depositi e Prestiti, che consente di rinegoziare i mutui in essere, liberando parte delle risorse disponibili a bilancio. La cifra per il Comune si attesta intorno al milione di euro, che sarà utilizzata per coprire i maggiori costi energetici. Questo consente di riaccendere le luci secondo il normale orario. L’operazione sarà effettuata entro qualche giorno, in base a modalità e tempistiche che per motivi tecnici potrebbero non essere omogenee in tutta la città». Infine, spiega che: «Come tutti i Comuni, ormai gli eventi sono monitorati settimanalmente, e saranno seguite le indicazioni che dovessero arrivare dal governo nazionale, adattando periodicamente le scelte, nell’auspicio di un miglioramento dello scenario».
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