Ancona-Osimo

Caro bollette, le misure per famiglie e imprese. Federconsumatori Marche e Cna chiedono «interventi strutturali»

Il governo ha previsto l'azzeramento in bolletta degli oneri di sistema per le utenze elettriche delle famiglie e un credito di imposta per le imprese

ANCONA – Approvato dal Consiglio dei ministri un pacchetto di misure per fronteggiare il caro-bollette che sta mettendo in crisi famiglie e aziende, e per aumentare la produzione di gas senza nuove trivellazioni.

L’obiettivo è quello di fare in modo che i rincari non finiscano per incidere sul potere di acquisto delle famiglie e sulle imprese traducendosi in minore competitività. Complessivamente il governo ha messo a disposizione circa 8 miliardi di euro, di cui oltre 5,5 destinati agli interventi sul costo dell’energia per famiglie e imprese.

Nel dettaglio si tratta dell’azzeramento in bolletta degli oneri di sistema per le utenze elettriche domestiche e non domestiche fino a una potenza di 16,5 Kw, per le utenze industriali con potenza oltre 16,5 Kw e una riduzione dell’iva al 5% sul gas per le utenze domestiche e per le utenze delle imprese.

L’azzeramento degli oneri di sistema riguarderà anche le utenze del gas. A questi interventi si aggiungono le risorse (700 milioni circa) che saranno ripartite fra regioni, servizio sanitario, servizi degli enti locali.

A sostegno delle famiglie economicamente svantaggiate, il governo ha previsto il rafforzamento del bonus sociale elettrico e gas. Interventi accolti favorevolmente da Federconsumatori Marche. «Ben vengano le misure del governo – commenta la segretaria regionale Federconsumatori Marche, Patrizia Massaccesi – soprattutto sulla questione degli oneri di sistema, l’importante è che non siano momentanei, ma diventino strutturali, perché una gran parte del costo dell’energia, al di là dell’aumento che c’è stato anche a seguito della situazione internazionale, derivano proprio dagli oneri di sistema che Federconsumatori da anni combatte affinché siano eliminati o quanto meno proporzionati ai consumi e non siano costi fissi».

Per le imprese energivore (plastica, legno, ferro) un contributo straordinario (da 700 milioni circa) sotto forma di credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute per la bolletta elettrica e un credito d’imposta pari al 15% delle spese sostenute per il metano da quelle aziende che consumano maggiormente gas naturale. Previsti poi incentivi ai biocarburanti, idrogeno e una spinta verso le energie rinnovabili.

Massimiliano Santini, Cna
Massimiliano Santini, direttore Cna Ancona

Per Massimiliano Santini direttore Cna Ancona, si tratta di interventi, quelli per le imprese, utili che «compensano però solo parzialmente l’impennata delle bollette. Sono necessari interventi strutturali, specie per le piccole imprese che sopportano i maggiori oneri e di cui il territorio marchigiano è ricco».

L’associazione di categoria provinciale di Ancona, nell’attesa delle misure governative, aveva già messo in campo ormai da alcuni mesi il servizio “Sos energia” con cui «siamo corsi in aiuto di centinaia di imprese, rinegoziando le tariffe, diluendo i pagamenti delle bollette, efficientando il parco illuminazione, tanto che nella bolletta di questi giorni alcuni imprenditori ci hanno ringraziato dicendoci che abbiamo “normalizzato” il loro costo energetico in pochissimo tempo».

Si tratta di interventi che consentiranno di evitare che gli enti locali siano costretti a ridurre servizi pubblici come il riscaldamento nelle scuole o l’illuminazione, e che le imprese arrivino al fermo delle produzioni industriali.

In campo anche misure strutturali e non solo urgenti: in previsione procedure semplificate per installare impianti rinnovabili, la regolamentazione del fotovoltaico nelle aree agricole e la produzione del gas naturale nazionale. Mentre per le Pmi viene istituito un fondo rinnovabili per promuovere la produzione e l’autoconsumo di energia elettrica rinnovabile.

Per quanto concerne l’aumento della produzione del gas naturale nazionale questa è prevista solo per le concessioni già esistenti, senza dunque nuove trivellazioni. Lo Stato potrà stipulare contratti di acquisto con le concessionarie di giacimenti di gas nel Paese per rivenderne una parte a prezzi equi alle Pmi (piccole e medie imprese).

Per sostenere l’acquisto di auto green e dunque non inquinanti arriverà presto un decreto con incentivi non solo per le auto elettriche ma anche ibride.