ANCONA – La spirale dei rincari scatenata dal conflitto in Ucraina non risparmia neanche i mutui che segnano una crescita «attorno al 20%». A lanciare l’allarme è Federconsumatori. La crisi energetica e l’inflazione a livelli record stanno facendo levitare i prezzi di diversi prodotti, dall’energia elettrica al gas, dagli alimenti fino alle materie prime, mettendo ale strette famiglie e imprese.
Rincari che stanno interessando anche i prodotti bancari come i mutui. Una famiglia che spendeva mediamente 400 euro al mese per la rata del mutuo a tasso variabile, ora si trova a pagare anche 480 euro al mese, spiega Serena Cesaro di Federconsumatori di Ancona. Un rincaro che va a pesare pesantemente sul bilancio familiare specie «considerati anche tutti gli altri rincari, dall’energia, al carrello della spesa fino agli affitti».
«Alcuni istituti di credito stanno prendendo provvedimenti per andare incontro ai loro clienti – aggiunge – per esempio allungando il periodo della durata del mutuo». A segnare un aumento dei prezzi sono anche le rate degli affitti per abitazioni e negozi che segnano un incremento intorno all’8%. Federconsumatori spiega che piovono segnalazioni da parte delle famiglie preoccupate da rialzo dei prezzi che non risparmia nessun prodotto.
«Il timore maggiore delle famiglie, che ci fa prevedere un autunno nero, è quello del caro bollette – spiega Cesaro – i prezzi sono cresciuti in maniera esponenziale, basti solo pensare che il gas è passato da 1 euro al metro cubo a circa 2-3 euro (inclusi oneri), mentre un anno fa costava circa 50 centesimi si capisce bene d che portata sono i rincari e che bollette potranno arrivare già da novembre nelle case, un periodo in cui fa freddo ed è necessario accendere i riscaldamenti».
Non solo, a questo si aggiunge anche il caro energia elettrica che dal 1° ottobre segna un +59% che va a sommarsi agli incrementi già registrati negli ultimi mesi. «Siamo molto preoccupati – dice – servono interventi immediati o tante famiglie non riusciranno a pagare: penso agli anziani con le pensioni minime, alle famiglie monoreddito».