CAMERANO – C’è anche una mascotte, la “cucciola” di pecora Eva, quattro mesi, salvata alla nascita e adesso simbolo della protesta. La solidarietà è grandissima nei confronti degli operai della ditta Baldini lungo la Direttissima del Conero a Camerano.
Stamattina c’è stata la tanto attesa conferenza dei servizi in Comune. Fumata grigia. C’è l’ok per la fuoriuscita dei camion stasera alle 22 per dirigersi a San Ginesio e cominciare i lavori di demolizione della scuola devastata dal sisma. Durante il transito il tratto di autostrada che va dal casello di Ancona sud a quello di Loreto-Porto Recanati rimane chiuso per motivi di sicurezza, come hanno detto i vertici di Autostrade che non ritengono il ponte sicuro. Dall’altra parte però la soluzione temporanea al vaglio non convince. «Aspettando la sentenza del giudice sul tonnellaggio, per cui poi si valuterà il collaudo o la progettazione, stiamo studiando alternative – ha riferito il sindaco Annalisa del Bello -. Convocherò a breve un’altra conferenza dei servizi con Comune di Osimo e proprietari di un terreno su cui passa una strada che potrebbe costituire via di uscita alternativa e temporanea». Su quel terreno passa una stradina infatti che sbuca non più su territorio di Camerano ma a Osimo Stazione, una via di uscita che collega la frazione osimana alla ditta percorribile dai camion per evitare così il passaggio sul ponte.
Sul fronte politico nazionale l’onorevole Donatella Agostinelli del Movimento 5 stelle ha depositato un’interrogazione al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e scritto ai vertici di Autostrade per l’Italia per chiedere con urgenza informazioni precise. A livello locale il capogruppo di “Operazione futuro” Lorenzo Rabini in Consiglio comunale ed esponente politico di Fratelli d’Italia chiede al sindaco la convocazione di un civico consesso straordinario urgente per trattare la questione della chiusura del ponte sull’autostrada e le conseguenze dirette per i lavoratori della ditta: «Una vicenda paradossale. Vogliamo deliberare un atto o risoluzione con cui la nostra comunità, rappresentata appunto dal Consiglio Comunale, non solo esprima la vicinanza morale ai dipendenti e alle famiglie coinvolte ma dichiari e manifesti le proprie intenzioni nel merito».