CAMERANO – Ètornato in tribunale giovedì mattina, 21 dicembre, il caso della ditta “Baldini” di Camerano. Quest’estate il giudice aveva stabilito che il limite di 12 tonnellate sul ponte 166 sull’A14, unico accesso alla ditta, non deve essere sforato, l’interdizione al passaggio sul ponte oggetto della protesta non preclude alla ditta di lavorare regolarmente e di conseguenza il collaudo chiesto dalla “Conero frantumazioni” di Sandro Baldini non è necessario. Il titolare aveva chiesto il riesame e dopo vari slittamenti la settimana scorsa si sono ritrovati tutti in aula. Non c’è stata sentenza: il giudice, auspicando un accordo tra le parti, le ha riconvocate per febbraio. «Un ringraziamento intanto va ai privati proprietari della stradina che hanno permesso di allungare la nostra agonia facendo transitare limitatamente i nostri mezzi sulla loro proprietà», dicono i dipendenti.
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Il Natale si avvicina e si apre uno spiraglio per la ditta di Camerano che da mesi ormai combatte per tornare a passare sul ponte 166, unico accesso. Il governatore si è mosso in queste ore mentre l'azienda è stata riconvocata in tribunale