Ancona-Osimo

Cassazione il 7 novembre per l’omicidio di via Crivelli, la minore: «Proprio il giorno del massacro?»

Fissata l'udienza per l'ultimo grado di giudizio sulla 17enne, figlia dei coniugi uccisi a colpi di pistola dall'ex fidanzato della ragazzina, Antonio Tagliata. La minore in appello è stata condannata a 16 anni. I legali chiedono l'annullamento

Antonio Tagliata
Antonio Tagliata

ANCONA – «Proprio quel giorno lì?». Condannata a 16 anni in appello, per aver concorso con l’ex fidanzato Antonio Tagliata al duplice omicidio volontario aggravato dei suoi genitori, nella palazzina di via Crivelli dove abitava con la sua famiglia, la 17enne ha commentato così la data stabilita per l’udienza in Cassazione, ultimo grado di giudizio per l’iter processuale che la riguarda, fissata appunto al prossimo 7 novembre. Quel numero e quel mese rimarranno impressi nella sua memoria per sempre.

Era infatti il 7 novembre 2015 quando Tagliata, uccise a colpi di pistola Fabio Giacconi e Roberta Pierini, il padre e la madre dell’allora 16enne. La minore ha già avuto due gradi di giudizio e attende ora quello definitivo e che arriverà nello stesso giorno del massacro dei suoi familiari, a due anni di distanza. I suoi legali, gli avvocati Paolo Sfrappini e Augusto La Morgia, chiedono di annullare la sentenza. Se l’istanza venisse accolta potrebbe esserci un processo d’appello bis.

Per Antonio Tagliata, condannato in primo grado a 20 anni di carcere come autore materiale dell’omicidio dei due coniugi, freddati davanti alla figlia, è atteso il giudizio di appello fissato per il 25 ottobre.