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Castelferretti, inizia il restauro della chiesa di Santa Maria della Misericordia. Ma servono altri fondi

Il Comune di Falconara rinnova l’invito alla cittadinanza a sostenere i lavori tramite l’Art Bonus. Al restauro della chiesa servirebbero altri 33mila euro per completare i lavori

La Chiesa di Santa Maria della Misericordia a Castelferretti
La Chiesa di Santa Maria della Misericordia a Castelferretti

FALCONARA – A Castelferretti la Chiesa di Santa Maria della Misericordia si prepara a risplendere grazie all’avvio della prima tranche di interventi di restauro, iniziati nella mattinata di oggi, mercoledì 4 dicembre, con l’allestimento dei ponteggi.

La prima fase, ritenuta la più urgente, consiste nel ripristinare il tetto in modo da evitare infiltrazioni d’acqua. Questi lavori di manutenzione straordinaria sono stati programmati di recente, quando sono emersi danni alla copertura e comporteranno una spesa di 34mila euro. Si tratta di un passo importante per il recupero di un luogo simbolo della comunità, ma il percorso per riportarlo al suo antico splendore non è ancora concluso. Occorrono infatti altri 33mila euro per restaurare due pannelli degli affreschi, intervento che era stato ipotizzato inizialmente visto lo stato di grave ammaloramento che coinvolge il supporto su cui sono stati collocati cinquant’anni fa dopo il primo restauro. Si tratta dei dipinti che raffigurano San Sebastiano e San Girolamo, realizzati, come gli altri affreschi all’interno della cappellina, da Giambono di Corrado da Ragusa e dalla sua bottega nella seconda metà del 1400. Altro intervento necessario è quello di prevedere un nuovo impianto di deumidificazione della chiesetta visto i gravi problemi legati all’umidità di risalita delle pareti ed un intervento di disinfestazione dagli insetti xilofagi visto che i pannelli di supporto degli affreschi strappati sono in truciolato di legno.

Il Comune di Falconara rinnova quindi l’invito alla cittadinanza a sostenere i lavori tramite l’Art Bonus, uno strumento che permette di contribuire in maniera concreta alla salvaguardia del patrimonio artistico locale.

«Con l’avvio della prima fase dei lavori – spiega l’assessore Penna – potremo iniziare a restituire alla comunità una parte della bellezza originale di questa chiesa, ma c’è ancora molto da fare. Abbiamo l’opportunità di unire le forze per completare gli interventi e riportare alla piena disponibilità della comunità un luogo fondamentale per la nostra storia e identità».

L’Art Bonus, che resta attivo per raccogliere ulteriori fondi per i prossimi interventi, si è rivelato uno strumento efficace per coinvolgere cittadini e aziende nella tutela del patrimonio culturale.

«Ho voluto dare il mio personale contributo – aggiunge l’assessore – devolvendo l’indennità da assessore percepita durante il periodo estivo, prima della mia aspettativa dal lavoro. È un piccolo gesto che spero possa far conoscere un importante progetto ed essere uno stimolo per tutti coloro che vorranno partecipare a questa rinascita».

Nei giorni scorsi è arrivato anche un importante contributo del Rotary Club di Falconara.

La Chiesa di Santa Maria della Misericordia, fatta realizzare dalla famiglia Ferretti che nel secolo scorso l’ha donata al Comune, non è solo un luogo di culto, ma un simbolo per la comunità di Castelferretti, un luogo che racchiude secoli di storia, tradizioni e memoria collettiva. «Ogni contributo, grande o piccolo, è un tassello fondamentale per completare questo progetto – conclude l’assessore –. Insieme possiamo fare la differenza e garantire che questo luogo resti un patrimonio vivo, non solo per noi, ma anche per le future generazioni».

Tutti coloro che desiderano partecipare possono trovare maggiori informazioni sul sito del Comune di Falconara, dove è attiva una sezione dedicata all’Art Bonus.

Finora i contributi, per un totale di 36mila euro, sono arrivati da aziende, banche, ma anche associazioni, artisti e singoli cittadini.

L’Art Bonus prevede detrazioni fiscali molto vantaggiose, tanto per le aziende quanto per i singoli cittadini: chi dona può recuperare, l’anno successivo, il 65 per cento di quanto versato attraverso la restituzione delle tasse già versate. Se per esempio un privato dona 100 euro nel 2024, potrà recuperarne 65 l’anno successivo.