Ancona-Osimo

Castelfidardo, “bocciata” la petizione per il cambio viabilità

Il sindaco Roberto Ascani: «Molti cittadini che abbiamo ascoltato in questi mesi hanno lamentato di non poter arrivare in centro e questo è un dato che va assolutamente invertito»

Un autobus a Castelfidardo
Un autobus a Castelfidardo

CASTELFIDARDO – Non è “passata” la petizione di 500 firme per spostare la pensilina dei bus e farla tornare a Porta Marina dopo la rivoluzione viabilità in centro storico a Castelfidardo. Il sindaco Roberto Ascani ha spiegato: «Durante la commissione di giovedì (1 febbraio) siamo stati felici di vedere che la politica abbia stimolato la partecipazione popolare con una raccolta firme. Infatti le petizioni sono strumento di democrazia che consentono di arrivare ad approfondimenti spesso impossibili con gli altri canali. Il confronto con i tecnici dell’ufficio traffico e della Polizia locale ci ha consentito di conoscere una serie di vantaggi che ha portato lo spostamento del capolinea spesso dimenticati dalla discussione politica: ha migliorato la viabilità e la sicurezza dei pedoni in particolare delle utenze deboli, degli studenti e dei genitori frequentanti le scuole del centro storico, la sicurezza del trasporto pubblico evitando frequenti interruzioni rendendo più scorrevole la viabilità, ha aumentato sensibilmente il numero di parcheggi a servizio delle attività e dei residenti del centro storico, il maggior numero di posteggi ha fatto sì che oggi tanti bambini vengono lasciati dai genitori a piazzale don Minzoni e proseguono a scuola a piedi riducendo l’intasamento nei pressi di via Roma e ha migliorato la viabilità all’incrocio fra le vie Matteotti e Settimio Soprani. Quello che ci ha lasciato un po’ perplessi sono state le motivazioni della petizione. Si vorrebbe infatti ripristinare il capolinea a piazzale don Minzoni per migliorare l’accessibilità al centro storico perché a quanto pare non piace l’entrata al centro del paese, non verrebbero serviti gli utenti delle linee extraurbane e verrebbero lasciati troppo lontano i turisti (solo la domenica). Tutte motivazioni legittime e anche condivisibili ma che difficilmente compensano gli attuali vantaggi. Ci siamo messi a disposizione per migliorare alcuni di questi aspetti ma la cosa che più ha sconcertato è lo scarso utilizzo dei mezzi pubblici urbani nonché la scarsa conoscenza di questo servizio. Esiste infatti una circolare A (Circolare urbana) che ha 17 corse che arrivano in pieno centro di cui tre (a differenza di prima) con fermata via Roma e via Battisti. Inoltre vanno aggiunte le altre 17 corse della circolare B che serve le aree più periferiche della città. Al contrario molti cittadini che abbiamo ascoltato in questi mesi hanno lamentato di non poter arrivare in centro e questo è un dato che va assolutamente invertito. Per questo il nostro impegno sarà per migliorare le criticità che attualmente sono migliorabili ma soprattutto per incentivare il più possibile un servizio pubblico fondamentale per il benessere di una intera comunità».

La risposta di Solidarietà popolare

Solidarietà popolare replica: «Non avevamo la pretesa di convincere l’Amministrazione a tornare sui suoi passi (ed infatti non ci siamo riusciti) ma l’obiettivo di suscitare una riflessione e sollecitare una revisione di quanto attuato si. La discussione sulla petizione avviata dal nostro capogruppo Tommaso Moreschi è stata animata, in alcuni momenti anche fin troppo accesa, ma speriamo che quanto emerso in Commissione serva almeno da spunto. Era necessario, a nostro avviso, evidenziare e far sì che si prendesse atto che una parte della città non gradisce il cambio di viabilità e auspica un ritorno alla situazione precedente. Quello che però ci ha sorpreso e lasciati basiti è la reazione alla nostra iniziativa. Oltre a rimanere fermi sulla propria decisione e ad aver avviato una contro raccolta di firme, il Sindaco e la sua maggioranza hanno contattato diversi firmatari della petizione per avere spiegazioni ed arrivare poi a dichiarare che c’è chi l’ha sottoscritta senza comprenderne appieno il significato. Per adesso, quindi, nulla cambia e indietro non si torna. Ci auguriamo che, almeno, sulle prese di posizione prevalgano il buon senso e la volontà a studiare e valutare correttivi e migliorie, perché comunque, come ammesso anche dagli stessi amministratori, a fronte dei posti auto guadagnati qualcosa che non funziona bene c’è».

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