CASTELFIDARDO – Sono stati alcuni residenti che vivono nei pressi della zona del sacrario della Battaglia, situato all’interno della Selva di Castelfidardo, a chiamare i carabinieri. C’era qualcuno che sparava davvero troppo vicino alle loro abitazioni. Avevano paura che potesse succedere qualcosa di brutto, un incidente.
I militari della stazione locale, assieme a quelli del Norm di Osimo, sono arrivati subito. Hanno trovato un cacciatore, 75enne del posto, che sparava con il fucile fermo dentro la macchina. La caccia è aperta anche sul territorio della Selva, luogo della battaglia per l’Unità d’Italia, seppur consentita solo in alcuni punti. È vietato però, in ogni caso, sparare dall’interno del veicolo, oltre a sparare a distanza inferiore a 150 metri con uso di fucile da caccia con canna ad anima liscia, o da distanza corrispondente a meno di una volta e mezza la gittata massima in caso di uso di altre armi, in direzione di immobili adibiti ad abitazione o posto di lavoro. L’uomo è stato denunciato.
Il reato contestato è di accensione ed esplosione pericolosa. A casa aveva un altro fucile regolarmente detenuto. Entrambi sono stati sequestrati. L’attività venatoria è consentita in vari punti dell’area, fino a poco fa anche vicino alla pista ciclabile, fatto che fa molto discutere in termini di sicurezza, uno dei tanti fattori esposti da chi si batte per l’abolizione, oltre a quello ambientale e di tutela della fauna.